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Sabato, 27 Aprile 2024
Economia

I precari ex Ecotecnica fanno sentire la propria voce: il sit-in del Cobas

Manifestazione davanti al Comune di Brindisi lunedì 26 febbraio alle 8. Il sindacato lamenta il mancato rispetto di accordi sindacali da parte della ditta Teorema

BRINDISI - I precari ex Ecotecnica, in attesa di essere reimpiegati dalla nuova ditta della raccolta dei rifiuti Teorema, sostenuti dal sindacato Cobas ritornano sotto il Municipio di Brindisi in piazza Matteotti a partire da lunedì 26 febbraio, alle 8, e per tutta la settimana prossima. Si legge in una nota del sindacato a firma di Roberto Aprile: "Gli obiettivi dei precari sono quelli di continuare a chiedere l'applicazione del capitolato di gara dei rifiuti urbani e la sostituzione di personale dovuta a pensionamenti e mancanze lunghe da lavoro a vario titolo come 104, malattie purtroppo gravi e altro ancora".

I precari nelle settimane scorse avevano sospeso la protesta per dare un "segnale di confronto" alla ditta Teorema: "Lo scopo era quello di riprendere un dialogo che portasse a dei risultati anche non proprio vicini nel tempo, ma che fossero incoraggianti per un ritorno al lavoro anche a tempo determinato. Quello che noi vediamo però è un servizio insufficiente, senza una vera e propria organizzazione del lavoro, per lo più rivolta a mettere delle pezze quotidiane, con una raccolta differenziata al 40 per cento che ci fa veramente male, segno inequivocabile che qualcosa non funziona", si legge sempre nella nota.

Il Cobas chiede a Teorema "perentoriamente di far ritornare al lavoro questi precari, perché di loro c'è bisogno, viste le carenze giornaliere per coprire bene il servizio di raccolta. Il Comune aveva chiesto loro anche un piccolo progetto al fine di attivare, con fondi regionali, l'acquisizione di mezzi utili ad aumentare la raccolta differenziata". Per il sindacato ciò avrebbe permesso a più di qualche operaio di tornare a lavorare, ma lamenta di non aver saputo più nulla.

La nota si chiude con queste parole: "Di fatto Teorema cerca di rimandare quanto è più possibile il loro rientro allo scopo evidente di risparmiare, ma a pagarne le conseguenze sono i cittadini e lavoratori occupati e quelli che sperano in un rientro. Vogliamo solo ricordare a Teorema che i precari fanno parte di un accordo sindacale avvenuto nei giorni precedenti al cambio di appalto. C'era l'impegno a riprenderli qualora se ne fosse verificata la necessità".

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