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Cultura Francavilla Fontana

Eredita un corredo funerario di 2400 anni fa e lo cede allo Stato

FRANCAVILLA FONTANA – Proprietario per eredità di una fortuna inestimabile, passa tutto allo Stato, in seguito alla decisione trasparente di chiedere ai finanzieri di chiarire la natura di quei manufatti d’argilla, che aveva ricevuto nel lascito – insieme con altri beni mobili - rinchiusi in una scatola di cartone. Erano in ottimo stato di conservazione e gli sembravano dei reperti archeologici. Sei reperti in terracotta, anforette e vasellame di altissimo pregio e valore storico archeologico, risalenti alla seconda metà del III secolo A.C., accerteranno poi i militari dalla guardia di finanza della compagnia di Francavilla Fontana.

FRANCAVILLA FONTANA – Proprietario per eredità di una fortuna inestimabile, passa tutto allo Stato, in seguito alla decisione trasparente di chiedere ai finanzieri di chiarire la natura di quei manufatti d’argilla, che aveva ricevuto nel lascito – insieme con altri beni mobili - rinchiusi in una scatola di cartone. Erano in ottimo stato di conservazione e gli sembravano dei reperti archeologici. Sei reperti in terracotta, anforette e vasellame di altissimo pregio e valore storico archeologico, risalenti alla seconda metà del III secolo A.C., accerteranno poi i militari dalla guardia di finanza della compagnia di Francavilla Fontana.

L'indagine, condotta dai militari - guidati dal capitano Antonio Triggiani - insieme con la Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia, ha permesso di accertare l'autenticità dei reperti, in ottimo stato di conservazione, che fanno parte di un corredo funerario di epoca messapica. Gli oggetti sono stati acquisiti dallo Stato e, dopo il parere conforme, delle autorità competenti potrebbero essere esposti in all'interno del restaurato Castello degli Imperiali.  “Autenticità, pregevolezza nella manifattura ed ottimo stato di conservazione”  sono le tre qualità fondamentali di questi gioiellini di famiglia accertate dall’esperto parere della Soprintendenza.

Il valore, sul mercato nero, si sarebbe aggirato attorno alle svariate decine di migliaia di euro. Potrebbero essere stati trovati – secondo gli investigatori – in zona, tra Francavilla Fontana, Villa Castelli e il Tarantino. Presto, questi beni della collettività potrebbero tornare a disposizione di tutti nella prestigiosa sede del Castello. Il comando provinciale della guardia di finanza – retto dal colonnello Vincenzo Mangia – attribuisce questo importante successo all’impegno profuso negli anni dal personale del Corpo nell’impegno operativo in un’azione di sensibilizzazione volta a garantire la tutela dei beni storici, artistici ed archeologici del territorio, affinché diventino un bene a disposizione di tutti.

E la sensibilità, in cui risiede il grande valore sociale di questa acquisizione di beni allo Stato, sottolineano gli investigatori, sta anche nel valore del gesto del destinatario dell’eredità. Ritrovarsi proprietari di una fortuna senza nemmeno saperlo non è affare che capiti tutti i giorni, privarsene così come la si è ricevuta - perché è un bene che appartiene a tutti - è cosa ancor più rara.

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