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Presentata la mostra documentaria e fotografica “Sovversivi (1900-1943)"

Il chiostro dell'Archivio di Stato di Brindisi ha ospitato venerdì sera (5 maggio) la presentazione del catalogo della mostra documentaria e fotografica intitolata "Sovversivi (1900-1943)"

BRINDISI - Il chiostro dell’Archivio di Stato di Brindisi ha ospitato venerdì sera (5 maggio) la presentazione del catalogo della mostra documentaria e fotografica intitolata  “Sovversivi (1900-1943), mostra allestita tra novembre 2013 e gennaio 2014 nelle sale di Palazzo Nervegna, e dedicata ai “sovversivi” del nostro territorio. Sovversivi furono definiti gli oppositori del governo Crispi nel 1894, gli antifascisti durante la dittatura e gli ex squadristi e i gerarchi fascisti alla caduta del fascismo. La mostra documentaria e fotografica fu promossa dall’Archivio di Stato di Brindisi e dal Comitato provinciale Anpi, con il contributo dell’amministrazione comunale.

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Dopo aver viaggiato nella provincia di Brindisi sotto forma di pannelli fotografici, venerdì sera è stato quindi presentato il catalogo della mostra, un’importante pubblicazione realizzata dall’Anpi provinciale con il contributo di associati, sostenitori e amici. Il catalogo, edito da Pubblidea Edizioni, è il risultato dell’importante collaborazione tra l’Archivio di Stato e l’Anpi  di Brindisi,  collaborazione finalizzata a trasmettere alle giovani generazioni la memoria popolare democratica e antifascista, e di un’ approfondita ricerca sui documenti dello Schedario politico della Questura di Brindisi conservato nell’Archivio di Stato e di molti altri documenti provenienti dall’Archivio Centrale dello Stato, dall’Archivio di Stato di Lecce, dall’Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia contemporanea e da archivi privati.

La mostra, e quindi il catalogo, concludono un percorso iniziato nel 2012 con un progetto rivolto alle scuole del nostro territorio, “Prova di democrazia”, promosso dall’Associazione nazionale partigiani d’Italia provinciale e accolto dall’Archivio di Stato di Brindisi, per celebrare la nascita della democrazia nell’Italia meridionale. Alla presentazione del catalogo della mostra documentaria e fotografica sono intervenuti, Costantino Foschini, giornalista e documentarista Rai, e Vito Antonio Leuzzi, direttore dell’Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea di Bari e coordinatore dell’Anpi Puglia.

Il pubblico della presentazione-7

Ad introdurre la serata, la direttrice dell’Archivio di Stato di Brindisi, Francesca Casamassima, che ha spiegato come nacque la mostra dedicata ai “Sovversivi”. Nel 2012 una funzionaria dell’Archivio di Stato aveva finito di inventariare lo Schedario politico, una serie documentaria dell’Archivio storico della Questura di Brindisi ed erano emersi i fascicoli personali di personaggi noti per la durata e la costanza  dell’impegno politico prima, durante e dopo il regime e per il ruolo ricoperto nelle fila della lotta clandestina (Vincenzo Gigante, medaglia d’oro della Resistenza, Giuseppe Sardelli, Felice Assennato, Santo Semeraro). Ma emersero anche nomi di tanti sconosciuti.

“Lo schedario comprende 455 fascicoli”, afferma la direttrice dell’Archivio di Stato, “tutti di personaggi che erano finiti sotto sorveglianza per motivi politici. Dalla disponibilità di queste fonti inedite è nata prima l’idea di dedicare una mostra fotografica a Vincenzo Gigante, cui è seguita una seconda mostra cui si metteva a paragone una figura nota come quella di Gigante con invece un illustre sconosciuto, cioè Umberto Chionna, un militante comunista arrestato per la prima volta a quindici anni e morto in un campo di concentramento nazista”.

La direttrice ha quindi proseguito spiegando come l’Anpi abbia chiesto, negli anni successivi, all’Archivio di Stato,  di fare uno studio sistematico sulle fonti che facesse luce sulla realtà dell’Antifascismo nella nostra provincia, e come il risultato si sia concretizzato nella mostra “Sovversivi (1900-1943)”.

La copertina del catalogo della mostra-2

La mostra si arricchì, nell’allestimento, del contributo degli studenti del Liceo Artistico “E. Simone” di Brindisi, coordinati dall’Associazione AB2-Educazione all’Arte, e una parte di quei lavori sono stati ripresentati venerdì sera nella mostra dedicata ai “Sovversivi” (visitabile  nel chiostro dell’Archivio di Stato dal 6 maggio al 12 maggio, nei giorni feriali dalle 8.30 alle 13.30 e il martedì e il giovedì dalle 8.30 alle 17.00).

Per Donato Peccerillo, presidente del comitato provinciale dell’Anpi di Brindisi, il catalogo della mostra tratta, racconta, documenta, soprattutto, la memoria di un territorio piccolissimo, la provincia di Brindisi, il diventare protagonisti delle cosiddette classi subalterne, che si organizzarono in leghe di solidarietà tra loro e in Camere del Lavoro,  la ferocia dell’ascesa del regime fascista in Terra d’Otranto e l’opposizione di decine di persone del popolo al regime.

La dottoressa Elena Lenzi, funzionario dell’Archivio di Stato e curatrice del percorso della mostra e del catalogo, ha parlato del lavoro, svolto in più fasi, che precede l’organizzazione di un percorso logico, cronologico o tematico di una mostra (la ricerca e lo studio delle fonti, la schedatura del materiale reperito, la sua selezione e infine l’organizzazione del percorso).  La dottoressa si è soffermata quindi sulla ricerca che è stata per lei più impegnativa e che nel catalogo chiama “La grande retata”, ossia l’operazione di una polizia segreta fascista, l’Ovra, che portò all’arresto, nell’agosto del 1937, di decine di antifascisti in provincia di Brindisi.

Un momento della serata-2-2-2

Per il giornalista Rai, Costantino Foschini, i sovversivi sono attualissimi.  “E io attualissimo”, afferma, “voglio fare semplicemente l’elogio dell’ideologia, perché loro, quello che avevano i sovversivi, la forza che li ha resi vincitori, dopo un secolo, settanta, ottanta anni, è stata l’ideologia, l’ideologia nel significato nobile del termine, derivante da idea”. E prosegue ponendo la domanda: chi sono i sovversivi di oggi?. “Intanto i sovversivi di oggi sono quelli che sono convinti che gli immigrati hanno diritto di venire in Italia”, afferma, “che gli immigrati sono delle persone umane che vanno aiutate senza se e senza ma. E questo lo diciamo a Brindisi, che per prima quarant’anni fa ha mostrato al mondo che cos’è l’accoglienza”. E aggiunge: “I sovversivi sono oggi quelli che sono convinti di quella verità semplicissima che un bambino che nasce in Italia è italiano. Può avere la pelle di qualsiasi colore, ma se è nato in Italia è italiano e ha tutti i diritti e i doveri dei cittadini italiani. Ecco chi sono i sovversivi”. 

Dopo l’intervento del giornalista Rai, il professore Vito Antonio Leuzzi, direttore dell’Istituto pugliese per la Storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea, ha messo in risalto la grande operazione di recupero della memoria compiuta dall’Archivio di Stato di Brindisi, che con un lavoro enorme, straordinario, con fonti diverse, ha ricostruito il lungo percorso della Libertà. Leuzzi ha evidenziato in particolare il grande impegno civile del gruppo di lavoro dell’Archivio di Stato, che  “ha recuperato una documentazione straordinaria, unica nella realtà regionale mettendola a disposizione di tutti”.

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