"Corpi e storie di donne": a Mesagne lo spettacolo di Sara Bevilacqua
MESAGNE - Le associazioni Ghenos ed Io Donna, in collaborazione con la locale Commissione Comunale Pari Opportunità e con il patrocinio del Comune di Mesagne, presentano lo spettacolo teatrale "Corpi e storie di donne", regia di Sara Bevilacqua, attrice e regista brindisina.
Lo spettacolo in scena giovedi 12 giugno nell'auditorium del Castello Normanno Svevo alle ore 20.30, affronta la problematica della violenza di genere e del femminicidio in forma creativa, con toni a volte drammatici, a volte ironici e leggeri. Il racconto si dipana attraverso le storie di donne diverse per età, appartenenza culturale e geografica e mette in luce i sentimenti, le reazioni, la resistenza alle violazioni del corpo, dell’identità e della libertà femminili.
L’originalità di questo spettacolo risiede anche nel fatto che ogni donna in scena è protagonista di un percorso di sperimentazione personale nel Laboratorio Teatrale Femminile, ideato e condotto da Sara Bevilacqua, su proposta dell’associazione "Io Donna" con l’obiettivo di esplorare l’identità, i vissuti del corpo, la consapevolezza per meglio riconoscere, prevenire e contrastare la violenza di genere.
Ricordiamo che in Italia, oltre a tutte le altre forme di violenza, nel 2013 sono state uccise 137 donne, nella maggioranza dei casi da partner ed ex-partner.
Ogni donna sopravvissuta alla violenza otterrà giustizia se nella società ci sarà la piena assunzione di responsabilità del problema del femminicidio e si affermerà la volontà di cambiare la cultura che lo alimenta.
Le associazioni Ghenos di Mesagne e Io Donna di Brindisi, attive e riconosciute per il proprio impegno a favore delle donne e nella lotta contro le discriminazioni e le disparità di genere mettono insieme le proprie energie, in collaborazione con le istituzioni locali più sensibili ed attente, per rafforzare e diffondere il messaggio che la violenza di genere si sconfigge insieme, nella giustizia intesa in senso ampio, nel rispetto della libertà e dell’autodeterminazione delle donne. L’ingresso al pubblico è libero; lo spettacolo è consigliato dai 14 anni in su per la delicatezza dei temi trattati.