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Domenica, 28 Aprile 2024
Green Ostuni

Cartucce da caccia disseminate in prossimità di una grotta: speleologi ripuliscono la zona

L'ambiente è spesso deturpato, ma l'amore per la natura profuso da alcune persone è troppo forte. In questo caso, il merito è dell'associazione Geos Ostuni

OSTUNI - Non è certo la prima iniziativa ambientale intrapresa da Geos Ostuni, l'unica realtà della provincia di Brindisi che da anni è impegnata nel campo della speleologia. 

Nella giornata di ieri (7 agosto), infatti, un gruppo di appassionati speleologi, legati alla già citata associazione, ha intrapreso un'attività di raccolta rifiuti in prossimità di una grotta presso la località Rialbo. 

Gruppo di speleologi al lavoro. Foto Geos Ostuni

Proprio qui, com'è ben visibile dalle immagini, la zona era invasa da una grossa quantità di rifiuti: tra questi, oltre ad oggetti in plastica, spiccavano varie cartucce da caccia. 

"Non è la prima volta che intraprendiamo un'attività del genere - racconta un referente di Geos - Quando svolgiamo le nostre escursioni spesso ci troviamo davanti a delle scene di questo tipo". 

Cartucce da caccia sul terreno. Foto Geos Ostuni

"Garantire maggiore pulizia spesso non è facile - prosegue il referente - poiché molte di queste zone sono private e dunque è difficile riuscire ad intervenire efficacemente. Abbiamo pensato di svolgere degli incontri a tema che possano coinvolgere sia le istituzioni che gli stessi cacciatori, al fine di sensibilizzare la comunità sul tema - conclude - Noi, comunque, siamo sempre impegnati a livello ambientale e non a caso abbiamo aderito e promosso l'iniziativa Puliamo il buio".

L’utilizzo di ipogei naturali e artificiali quali discariche abusive, purtroppo, è un fenomeno molto diffuso.  "I danni provocati all’ambiente carsico e alle risorse idriche profonde sono incalcolabili" si legge sull'apposito sito dell'iniziativa, ideata dalla Società speleologica italiana. L'intento in questo caso è quello di "portare alla luce" e segnalare in modo puntuale e dettagliato le situazioni di rischio che riguardano il patrimonio naturale, e indicare le possibili soluzioni. Un progetto, insomma, che si associa bene a quanto realizzato recentemente da Geos Ostuni in località Rialbo. 

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