Isee 2024, quali sono le novità e come richiederlo
Guida completa per ottenere l'indicatore della situazione economica equivalente, indispensabile per l'accesso a diverse agevolazioni sanitarie e sociali
L'indicatore della situazione economica equivalente, meglio noto con l'acronimo Isee, è un documento indispensabile per chi vuole richiedere agevolazioni nell'ambito dei servizi sanitari e sociali. Nello specifico si fa riferimento all'accesso ai posti negli asili nido pubblici, alle agevolazioni nel pagamento delle tasse universitarie, ai bonus bebè e asilo nido, all'assegno di inclusione e così via.
Come fare richiesta
Per ottenere l’Isee è necessario compilare la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), valida fino al 31 dicembre successivo, comprendente dati anagrafici, reddituali e patrimoniali del nucleo familiare.
La Dsu può essere presentata all’ente che eroga la prestazione sociale agevolata, al Comune, ad un Centro di assistenza fiscale (Caf), e all’Inps attraverso il servizio appositamente dedicato online.
La nuova modulistica Isee, a decorrere dal 1 gennaio 2024, presenta alcune novità: prima di tutto, la soglia della capacità di reddito utilizzata per considerare autonomo lo studente universitario ora è fissata a 9mila euro; fatta salva la possibilità per i soggetti competenti in materia di servizi per il diritto allo studio di stabilire una variazione massima in aumento o in riduzione pari al 5 percento rispetto a tale valore di riferimento. In secondo luogo, sono stati modificati i termini di attrazione nel nucleo dei genitori (ed a loro carico) del figlio maggiorenne non convivente e non coniugato, senza che questo abbia a sua volta figli. La misura prima prevedeva una soglia di 26 anni, mentre ora invece non esiste più.
Cosa serve
I documenti utili per compilare la Dsu e ricevere l'Isee saranno differenti in base alle singole necessità. Ecco quelli essenziali:
- codice fiscale e documenti di identità del dichiarante e codice fiscale di tutti i componenti;
- eventuale contratto d’affitto per la casa e copia dell’ultimo canone versato;
- documenti che attestino i redditi percepiti nel secondo anno precedente (per il 2023 è il 2021), ovvero il modello 730 o modello unico e modelli Cud. Da aggiungere eventuali documenti o certificazioni relative a redditi esenti, indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali; oltreché redditi esenti ai fini Irpef, redditi prodotti all’estero, borse e/o assegni di studio, assegni di mantenimento per coniuge e figli;
- dichiarazione Irap per imprenditori agricoli;
- documenti che riguardano il patrimonio mobiliare e immobiliare posseduto al 31 dicembre 2021, relativi a: depositi bancari o postali, libretti di deposito, titoli di stato, obbligazioni, azioni, Bot, Cct, buoni fruttiferi, fondi di investimento, forme assicurative di risparmio e qualsiasi altra forma di gestione del patrimonio mobiliare anche detenuto all’estero;
- giacenza media annua di depositi bancari e/o postali;
- patrimonio netto che risulta dall’ultimo bilancio per lavoratori autonomi e società;
- certificati catastali, atti notarili di compravendita, successioni, e/o altra documentazione sul patrimonio immobiliare, anche se detenuto all’estero con valore Ivie;
- Certificazione della quota capitale residua dei mutui stipulati per l’acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà;
- Targa o estremi di registrazione al Pra di autoveicoli e motoveicoli con una cilindrata pari o superiore a 500cc, di navi e imbarcazioni da diporto, posseduti alla data di presentazione della dichiarazione.
Inoltre, in caso di persone con invalidità all’interno del nucleo familiare è necessario presentare i certificati di invalidità e le spese pagate per il ricovero in strutture residenziali e per l’assistenza personale.