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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Fanuzzi: scontro politico sul terreno di gioco malconcio, nonostante il restyling

Oggi il sopralluogo della commissione Lavori Pubblici. La ditta: “Sarebbero serviti 60-90 giorni per farlo attecchire”. Luperti, Antonino e Pd attaccano l’amministrazione comunale

BRINDISI - Le condizioni del terreno di gioco dello stadio Franco Fanuzzi sono al centro di un nuovo scontro fra maggioranza e opposizione. Le divergenze sono emerse nel corso del sopralluogo presso l’impianto sportivo effettuato stamattina dalla commissione comunale Lavori pubblici presieduta da Raffaele De Maria, su richiesta del consigliere di opposizione Alessandro Antonino, in presenza anche dell’assessore al ramo, Gianluca Quarta, del dirigente dell’ufficio preposto, Fabio Lacinio, e del responsabile della ditta subappaltatrice, “La Pietra Vivai”, che ha effettuato i lavori sul rettangolo verde (anche se di verde, al momento, ne resta ben poco) e che per un anno, da contratto, dovrà curarne la manutenzione. La commissione ha fatto anche il focus sull’andamento dei lavori di adeguamento dell’impianto sportivo ai criteri della Lega Pro, da completare entro la fine del mese di febbraio.

Come noto l’amministrazione comunale ha stanziato circa 3 milioni di euro per il restyling totale della struttura. Una fetta consistente di questo finanziamento è stata destinata al rifacimemento del manto erboso. Iniziati alla fine di agosto, i lavori si sono conclusi il 9 ottobre 2023. Il giorno successivo il Brindisi Fc ha giocato al Fanuzzi contro la Juve Stabia. Per un paio di mesi il prato ha retto bene. Ma domenica scorsa, in occasione della partita Brindisi – Potenza, ampie fasce erano di colore marrone. In alcuni punti i rimbalzi erano irregolari. Ma già nelle settimane precedenti erano emerse le prime problematiche, come dimostrato da un paio di richieste di chiarimenti che la struttura dirigenziale aveva inoltrato alla ditta appaltatrice: la prima (senza risposta) il 18 dicembre; la seconda poco prima di Brindisi Potenza. In questo caso la risposta fornita dall’azienda non ha del tutto soddisfatto l’amministrazione comunale.

Terreno di gioco Fanuzzi-3

La diatriba fra maggioranza e opposizione

Ma come mai si è arrivati a questa situazione? Sarebbe stato opportuno attendere più tempo, prima di giocare sul terreno appena rifatto? La domanda è stata posta dai consiglieri dell’opposizione. Il responsabile della ditta La Pietra, subappaltatrice per conto della società campana “Vivai Barretta Garden”, ha spiegato che da prassi, per far attecchire le zolle, si sarebbe dovuto attendere fra i 60 e i 90 giorni. Il consigliere comunale Cosimo Elmo (Forza Italia) ha ricordato che in quella settimana di ottobre si attraversava un momento di entusiasmo per aver rimesso a nuovo il terreno di gioco. “Tutti quanti abbiamo condiviso - afferma Elmo – i sacrifici che amministrazione ha fatto”. La priorità era quella di consentire al Brindisi di disputare al Fanuzzi la gara contro la Juve Stabia. “Qualsiasi partito si fosse trovato ad amministrare - gli fa eco Raffaele De Maria (Forza Italia) - avrebbe preso la stessa decisione. I tecnici avevano garantito che non avremmo avuto dei problemi e che nel caso ci fossero stati sarebbero intervenuti subito. Per questo motivo si è dato l’ok a giocare nei periodi previsti”.

Ma non la pensa allo stesso modo Pasquale Luperti, che solleva una questione politica per non aver concesso al campo il dovuto tempo per attecchire. “CI era stato detto – afferma Luperti – che per la posa bisognava aspettare un minimo di 20-30 giorni. Purtroppo la politica ha fatto danni. Il risultato oggi lo vediamo. Abbiamo speso tre milioni di euro e ci ritroviamo con un prato disastroso”.

Il sopralluogo della commisisone Lavori pubblici al Fanuzzi 3

Analoga questione viene sollevata anche dal consigliere Alessandro Antonino. “La relazione tecnica del dirigente, del tecnico e del rappresentante dell’azienda  - afferma Antonino - non ci ha convinto, in quanto le criticità del manto erboso erano conosciute da tempo, visti i diversi interventi negli anni, e davanti alla spesa sostenuta, molto maggiore rispetto ai lavori degli scorsi anni, non esiste giustificazione alcuna, poiché è emerso che per avere un risultato normale sarebbero stati necessari almeno 60 giorni per la resa ottimale, così come detto dall’incaricato. Quindi le scelte effettuate e il dato politico sono l’ennesima prova del fallimento, aggravato dallo spreco di risorse senza aver risolto l’atavico problema, dell’assessore Quarta che dai banchi dell’opposizione aveva una soluzione magica per tutto. Dove è finita tutta quella spavalderia risolutiva?”.

Critiche anche dalla consigliera comunale Denise Aggiano (Pd): “Naturalmente dal punto di vita politico - afferma AGgiano - sono state disattese tutte le promesse che hanno alimentato aspettative nelle fasi iniziali del campionato. Entro fine mese sarà fondamentale dare riscontro alle prescrizioni della Figc e dopo le sanzioni dovute al malfunzionamento dell’erogazione dell’acqua, su cui non sono state date rassicurazioni concrete di intervento immediato, c’è grande preoccupazione. Purtroppo oltre alla squadra del Brindisi Calcio, a soffrire per questa penosa situazione sono tante squadre minori che utilizzano il pre-campo, anch’esso in condizioni non ottimali per quanto riguarda il funzionamento degli spogliatoi e delle docce”.

Il sopralluogo della commisisone Lavori pubblici al Fanuzzi 2

Effettuata la trasemina

Al di là del confronto politico, sono stati affrontati anche aspetti tecnici. Il responsabile della La Pietra ha spiegato che, come in tutti gli impianti del Sud Italia, è stata scelta una tipologia di erba, la cosiddetta gramigna, che da marzo a ottobre regge bene ma che in periodo invernale va “in dormienza”. Per dirla in parole povere, diventa di colore giallo. Per ovviare a questo problema è stata effettuata una trasemina, di cui nelle prossime settimane si dovrebbero vedere i risultati. La ditta è inoltre intervenuta con dei filtri per risolvere un altro problema che ha influito sulla tenuta del terreno di gioco. Ossia l’alta salinità dell’acqua.

Per quanto riguarda la seconda trance di lavori di restyling dello stadio, il dirigente Fabio Lacinio ha riferito che entro la fine di gennaio si dovrebbe chiudere il cerchio e stretto giro sarà convocata la commissione provinciale pubblico spettacolo, per ottenere (si spera) l’agibilità. I lavori si stanno concentrando principalmente nell’area spogliatoi. Poi si procederà con l’installazione dei seggiolini in tribuna e in gradinata.

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