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Domenica, 28 Aprile 2024
Salute

Ricuce cadavere e posta foto, Asl: "Esposto in Procura e azione disciplinare"

"Condotta che lede i principi dell’etica e del comune decoro". Anche l'Ordine Tsrm e Pstrp preannuncia un'iniziativa disciplinare. L'Ordine dei medici: "Convocheremo tutti i medici del servizio di Anatomia Patologica"

BRINDISI - Un esposto alla Procura della repubblica e segnalazione all’ufficio Procedimenti disciplinari. L’Asl Brindisi intraprende le prime azioni nei confronti della coordinatrice dell’unità operativa complessa di Anatomia patologica dell’ospedale Perrino di Brindisi che si è fatta fotografare mentre, sorridente, ricuciva un cadavere dopo un'autopsia e ha postato lo scatto in una storia del suo profilo Facebook. La condivisione social risale allo scorso 1 maggio, ma il caso si è sollevato solo nella giornata di ieri (domenica 15 ottobre) a seguito di un articolo del Corriere del Mezzogiorno.

La direzione generale dell’azienda sanitaria  “stigmatizza tale condotta che lede i principi dell’etica e del comune decoro e viola il codice di comportamento dei dipendenti pubblici”. Dai riscontri effettuati è stato accertato che la dipendente è tecnico sanitario di laboratorio biomedico con incarico di coordinatrice nell’unità operativa complessa di Anatomia patologica dell’ospedale Perrino di Brindisi.

“In merito a quanto accaduto - si legge nella nota dell’Asl - il direttore generale della Asl, Maurizio De Nuccio, ha deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica affinché valuti eventuali fattispecie di reato. A livello aziendale il caso è stato segnalato all’Ufficio Procedimenti disciplinari per le determinazioni di competenza, mentre il direttore di Anatomia patologica ha avviato una istruttoria interna per l’accertamento dei fatti”. 

“Le norme di comportamento – precisa ancora l’Asl - sono contenute in regolamenti aziendali e codici disciplinari, richiamate con circolari interne che ciclicamente ne rammentano l’osservanza, a tutela dell’immagine e del buon andamento dell’attività. In data odierna è stata emanata e diffusa a tutto il personale una nota di richiamo al nuovo Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR 81/2023), con particolare riferimento agli articoli che riguardano l’uso delle tecnologie informatiche e dei mezzi di informazione e corretto utilizzo dei social media”.

Azione disciplinare anche da parte dell'Ordine di categoria

Ancche Ordine Tsrm (tecnici sanitari di radiologia medica) e Pstrp (professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione) di Brindisi preannuncia azioni disciplinari nei confronti della dipendente Asl.  "Esprimiamo la ferma disapprovazione circa la diffusione, tramite i social network dell'immagine in cui un'operatrice sanitaria compare mentre sutura il corpo esanime di una persona, in sede di esame autoptico". Sono le parole di Domenica Argese, presidente dell'Ordine Tsrm (tecnici sanitari di radiologia medica) e Pstrp (professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione) di Brindisi. Argese aggiunge: "Il fatto che sia una nostra iscritta è solo l’elemento che consente di individuare quale sia l’ente a dover intervenire disciplinarmente, ma l’accaduto è grave e censurabile in sé, a prescindere dal profilo di chi ha agito. In queste ore l'ordine sta raccogliendo e vagliando in modo dettagliato informazioni e documenti su quanto avvenuto, al fine di agire prontamente nei confronti della collega, nel rispetto della normativa, dei valori etici e dei principi deontologi ci di riferimento".

"Resta un gesto deprecabile e inaccettabile, lesivo della dignità e del corpo di quella persona, nonché delle professioni sanitarie e che vìola i principi a cui tutti gli iscritti all'ordine sono tenuti a ispirare il loro agire", continua Argese. "Dai primi riscontri pare che la professionista coinvolta abbia le competenze necessarie per eseguire la sutura su cadaveri, avendo frequentato un master dedicato, fugando l’eventualità di un ulteriore elemento di censura, il possibile esercizio abusivo di altra professione sanitaria, spiegano sempre dall'ordine".

La nota prosegue: "Tuttavia, nonostante le competenze tecniche, l'approccio e la pubblicazione della foto sono estremamente inappropriati e contrari all’etica e alla deontologia professionale, pertanto da censurare con fermezza, anche in forza delle chiare indicazioni che sin dal 2017 le nostre istituzioni hanno fornito agli iscritti proprio in tema di 'diffusione di foto e video da parte di esercenti le professioni sanitarie realizzati all’interno di strutture sanitarie'". 

L'Ordine Tsrm e Pstrp di Brindisi ha avviato "un’approfondita indagine interna e adotterà tutte le misure necessarie per intraprendere l’azione disciplinare nei confronti della professionista", è scritto. "Il nostro impegno a garantire la corretta pratica professionale e a promuovere la responsabilità etica e deontologica tra i nostri colleghi, a tutela e a protezione della salute e della dignità dei cittadini, è massimo. Fatti come questo creano sgomento nell’intera comunità professionale", conclude la presidente Argese.

L'ordine dei medici di Brindisi: "Convocheremo tutti i medici del servizio"

Anche il presidente dell’Ordine dei medici della provincial di Brindisi, Arturo Oliva, prende posizione, stigmatizzando e condannando l'episodio, “a prescindere dalla competenza e/o appropriatezza professionale dell'autore”.

“Le immagini  - si legge iin una nota a firma del president dell’Ordine - non lasciano dubbi e impediscono equivoci interpretativi. L'assenza di pietas nell'occasione è evidente e configura una condotta che offende e ricusa qualsiasi valore etico e sociale, negando il rispetto per la dignità dovuta al corpo di un defunto”. “L'Omceo di Brindisi  - scrive ancora Oliva - si sottrae alla disputa circa l'appartenenza dell'autore ad una categoria professionale piuttosto che ad un'altra, ma rimane attonito di fronte a tale comportamento che offende, indistintamente, tutti i professionisti della salute impegnati quotidianamente a cercare di lenire ed attenuare sofferenze fisiche e psichiche dei malati e delle loro famiglie e a garantire, ‘sempre’, la dignità dovuta alla persona, anche quando defunta” .

“Oltre alla mancanza di buon gusto – prosegue Oliva - richiamata dal presidente della Federazione Nazionale dei medici dott. Filippo Anelli, registriamo la profonda indignazione e amarezza dei tanti operatori sanitari che ogni giorno, con professionalità e decoro, affrontano le varie fasi dell'assistenza sanitaria nelle strutture della provincia e che hanno sentito il dovere deontologico e la necessità morale di dissociarsi ufficialmente”.

“L'Omceo di Brindisi – conclude Oliva -  attiverà ogni azione utile alla difesa ed alla salvaguardia del decoro della professione, a partire dalla convocazione, urgente, di tutti i medici del servizio di Anatomia Patologica del presidio ospedaliero Perrino "di Brindisi”.

Articolo aggiornato alle ore 16.01 (la nota dell'Ordine dei medici)

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