Ancora obbligo di mascherine e tamponi: ecco il nuovo Dpcm in vigore da domani
Prorogate fino al 30 settembre le misure entrare in vigore il 7 agosto. La capienza dei mezzi pubblici portata all'80 per cento
BRINDISI - Confermato l'obbligo di mascherina al chiuso e all'aperto se non può essere garantita la distanza di un metro tra le persone. Come pure l’obbligo di sottoporsi a tampone per chi torna dai 16 Paesi "a rischio". Entra in vigore da domani, lunedì 7 settembre 2020, il nuovo Dpcm mediante il quale il governo Conte prorogherà, fino al 30 settembre i divieti fissati lo scorso 10 agosto. Nel dettaglio cosa cambierà da domani.
Mascherine
Per quanto concerne l’uso della mascherina, salvo diverse ordinanze locali, rimane l’obbligo di indossarla nei luoghi al chiuso, così come all’aperto in tutte quelle circostanze nelle quali non può essere garantita la distanza di un metro tra le persone. Esentati dal provvedimento i bambini di età inferiore ai 6 anni d’età e i soggetti disabili.
Tamponi obbligatori
Il Dpcm conferma quanto previsto dall’ordinanza del ministero della salute del 12 agosto scorso, ovvero l’obbligo di sottoporsi al tampone per coloro che nelle due settimane prima del ritorno in Italia siano state o abbiano attraversato Croazia, Grecia, Spagna e Malta. Confini aperti per coloro che hanno eseguito il test 3 giorni prima il loro ingresso in Italia. In alternativa, il tampone va fatto in aeroporto entro 48 ore dal rientro in Italia.
Mezzi pubblici e trasporti
Mascherine obbligatorie sui mezzi pubblici, dove la capienza massima è stata aumentata sino all’80%, con l’introduzione di paratie laddove non sia possibile assicurare il rispetto delle regole inerenti al distanziamento. Sugli scuolabus, invece, via libera ai viaggi con la capienza massima consentita soltanto se la permanenza degli studenti a bordo non supera i 15 minuti. Obbligo di mascherina al momento della salita sul mezzo per gli alunni d’età superiore ai 6 anni compiuti, a meno che non sia possibile farli sedere su posti singoli.
Ricongiungimenti internazionali
Le coppie residenti in Stati diversi potranno ricongiungersi, in quanto “è consentito l’ingresso nel territorio nazionale per raggiungere il domicilio, l’abitazione e la residenza di una persona, anche non convivente, con la quale vi sia una stabile relazione affettiva”.