L'Enel perde anche Todic, rimonta e va in testa ma alla fine cede al Sassari
Sassari si aggiudica anche gara-3 ed elimina l'Enel Basket. In un PalaPentassuglia infuocato come non mai, che ha sostenuto i ragazzi di Bucchi fin dal loro riscaldamento, è finita 75-82. Troppo forte la squadra di Meo Sacchetti, ma Dyson, James e compagni hanno lottato fino alla fine
BRINDISI - Sassari si aggiudica anche gara-3 ed elimina l’Enel Basket. In un PalaPentassuglia infuocato come non mai, che ha sostenuto i ragazzi di Bucchi fin dal loro riscaldamento, è finita 75-82. Troppo forte la squadra di Meo Sacchetti, ma Dyson, James e compagni hanno lottato fino alla fine, salvando l’onore e guadagnandosi il lungo applauso del pubblico. Si poteva andare in gara-4, ma con Todic fuori al secondo quarto per infortunio alla caviglia, e Lewis e Zerini in panchina con cinque falli al terzo periodo, la vittoria era davvero una missione impossibile.
Malgrado le troppe palle gettate al vento in attacco nel primo quarto, i troppi errori ai tiri liberi e qualche ingenuità di troppo, come il fallo antisportivo di James sul 67-61, Brindisi ha venduto cara la pelle. Sugli scudi, come al solito, come dall’inizio della stagione, un Dyson capace di bucare la retina da distanze allucinanti e costretto a prendersi le responsabilità più pesanti, ma anche (e finalmente) un ottimo Delroy James, che riscatta le prime due scialbe prestazioni nei play-off.
È il momento di rimorsi e del “peccato”: se avessimo goduto del vantaggio campo, forse Sassari sarebbe stata più a portata di mano; se avessimo vinto gara-1 forse la serie avrebbe preso una piega diversa. O forse no. Una cosa è certa: va in archivio una stagione storica e indimenticabile, giocata ad altissimi livelli con una squadra monca di un vero pivot e martoriata dagli infortuni, il più importante dei quali quello a Massimo Bulleri. Da quel momento l’Enel non è stata più la stessa. Ma è stata comunque bella. (Il fotoservizio è di Vito Massagli)
