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Enel, si comincia dalla più dura

BRINDISI - L’occasione è di quelle straordinarie che inorgoglisce e rende fieri società, squadra e tifosi. L’Enel Basket Brindisi si presenta alla “prima” di campionato in casa del Montepaschi Siena, in anticipo rispetto al calendario, (si gioca domani mercoledì sera, con inizio ore 20 e 30), e festeggia il suo ritorno in Serie A proprio contro i Campioni dì’Italia, sul parquet del PalaEstra che negli ultimi anni è diventato il più prestigioso del basket nazionale.

BRINDISI - L’occasione è di quelle straordinarie che inorgoglisce e rende fieri società, squadra e tifosi. L’Enel Basket Brindisi si presenta  alla “prima” di campionato in casa del Montepaschi Siena, in anticipo rispetto al calendario, (si gioca domani mercoledì sera, con inizio ore 20 e 30), e festeggia il suo ritorno in Serie A  proprio contro i Campioni dì’Italia, sul parquet del PalaEstra che negli ultimi anni è diventato il più prestigioso del basket nazionale.

Debutto più esaltante e significativo non poteva esserci per coach Bucchi ed i suoi ragazzi e per la tifoseria brindisina che sarà presente a Siena per sostenere la propria squadra e conoscere i nuovi beniamini, pur consapevole di assistere ad una partita a “fondo perduto”. All’Enel Brindisi si chiede una prova dignitosa da giocare con  il massimo impegno e poi chissà. Si tratta di un’apertura al buio tenuto conto del valore degli avversari e  delle continue difficoltà che coach Bucchi e la società hanno dovuto affrontare e superare dall’inizio della preparazione e fino a qualche giorno fa.

La nuova stagione agonistica era nata sotto i migliori auspici. Per la prima volta dopo molti anni si è capito che la squadra vincitrice del campionato di LegaDue non doveva essere completamente smantellata ma che, invece, doveva semplicemente conservare la sua struttura-base su cui inserire pochi giocatori giusti , sia pure in un campionato di categoria superiore. La lezione della sbalorditiva e totale distruzione della  squadra di Omar Thomas e compagni è servita ed è stata finalmente capita a costo di una retrocessione.

Coach Piero Bucchi ed un rigenerato e rinvigorito Santi Puglisi hanno scelto una formula (5+5) ed hanno perciò deciso di confermare Gibson, Borovnjak, Ndoja, Formenti e Zerini ben cinque giocatori protagonisti della promozione in Serie A (poteva starci benissimo anche Marco Giuri, spesso determinante sesto uomo, e non sarebbe stato certamente pretendere troppo) e di  “americanizzare” il quintetto con  Reynolds, Robinson, Simmons e Grant, aggiungendo due “italiani veri” come Viggiano e Fultz.

La forzata rinuncia a Borovnjak ha sconvolto i piani iniziali di coach Bucchi che ben presto si è trovato un parquet vuoto per le contestuali assenze dei nazionali Ndoja, Viggiano,  Simmons e dell’infortunato  Formenti. Inoltre Reynolds, arrivato a Brindisi  già infortunato, è stato costretto a saltare di fatto tutta la fase di preparazione ed a prendere l’ormai celebre posto in panchina, quello destinato ai giocatori di lunga degenza che di anno in anno giungono a Brindisi già “rotti”( in tutti i sensi) e meglio conosciuto come l’ “angolo – Tutt”, dal nome del più famoso non-giocatore mai giunto in città.

Questa collocazione, che per mesi fu anche sede preferita  di Monroe, di Karalambides, di Jakson, è toccata a Reynolds che l’ha saputa ben onorare fino a pochi giorni fa. Coach Bucchi, pertanto, ha lavorato in condizioni di estremo disagio, affrontando la fase di preparazione ed il precampionato in totale apprensione, senza ovviamente averne colpa, e presenta a Siena, contro i Campioni d’Italia, una squadra ancora da rodare, che non ha avuto modo di conoscere, con giocatori che non si conoscono fra di loro ed  a cui non ha potuto trasmettere in tempo utile i suoi schemi, i suoi insegnamenti  e la sua concezione di gioco.

Ma si gioca contro i “giganti” del campionato e l’Enel Brindisi avrà ben poco da perdere, un vantaggio (se così si può chiamare) che consentirà a Gibson e compagni di fare la propria partita, senza alcuna particolare pressione, consapevoli che il risultato non potrà certamente incidere sui programmi  della società e sulla classifica finale. Saranno chiamati a dirigere la partita gli arbitri Mauro Pozzana di Udine, Gianluca Sardella di Rimini e Alessandro Vicino di Argelata (Bologna).

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