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Tiro a segno, il sogno di Paolo Monna: "Le olimpiadi di Tokyo nel mirino"

L'azzurro originario di Carovigno, dal 2016 nel gruppo sportivo dell'Arma dei carabinieri, racconta com'è nata la passione per la sua specialità e la preparazione per la più ambita competizione sportiva

CAROVIGNO- Concentrarsi attraverso un respiro profondo, trattenere il fiato, mirare il bersaglio e sparare: sono concessi 60 colpi in un’ora e quindici minuti per dimostrare di essere un campione di tiro a segno e Paolo Monna, atleta del gruppo sportivo dell’Arma dei carabinieri, ha già fatto incetta di ori alle competizioni nazionali, europee e quattro ai mondiali. La prossima sfida dell’azzurro originario di Carovigno? Le olimpiadi di Tokyo 2021.

Paolo Monna, 23 anni ad aprile, è un talento innato, per dirlo con le parole del consigliere dell’associazione di tiro a segno, sezione Carovigno, Massimo Minutoli, brigadiere capo del Nor della compagnia di San Vito dei Normanni, già campione regionale e nazionale di tiro a segno. Fin dall’età di otto anni, Massimo Minutoli insieme al presidente Giuseppe Argentieri, ha guidato l’azzurro Monna nella disciplina di uno sport che si basa sulla concentrazione e sulla precisione.

Olimpiadi, tiro a segno: Paolo Monna

“Nella mia famiglia praticano caccia e mi sono avvicinato al mondo delle armi da piccolo: ho scoperto il poligono a 8 anni e a 11 ho vinto il primo campionato giovanissimi” racconta Paolo Monna a BrindisiReport, mentre nel poligono di Carovigno si prepara ad affrontare l’ambita sfida delle Olimpiadi di Tokyo 2021, dopo aver vinto tutti i titoli nella sua categoria, gareggiando nella nazionale italiana di tiro a segno e poi, dal 2016, nel gruppo sportivo dell’Arma dei carabinieri.

Paolo Monna si allena tutti i giorni nel poligono della città che gli ha dato i natali e quando viene convocato dalla nazionale azzurra, parte alla volta di Roma, portando con sé il tifo della sua città, della famiglia che l’ha sempre sostenuto e dei membri dell’associazione di tiro a segno, sezione di Carovigno, fondata nel 1997 da Giuseppe Argentieri.

L’azzurro Monna è l’esempio che a dare slancio allo sport italiano c’è l’apporto degli atleti delle Forze armate, probabilmente un contributo poco noto, ma che è dovuto al protocollo d’intesa instaurato col Coni. Atleti appassionati a uno sport, in questo caso tiro a segno, che non si limitano al mero conseguimento di una prestazione sportiva, ma che si impegnano, come Paolo Monna, a veicolare i valori della solidarietà, del rispetto, della correttezza e della disciplina.

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