BRINDISI - L'opposizione all'attuale tracciato del metanodotto Snam "Rete Adriatica" che deve raddoppiare la capacità di trasporto del gas da Brindisi a Minerbio, quindi fatto quasi su misura per servire un progetto come quello di British gas, per un rigassificatore nel porto di Brindisi, trova un ostacolo anche in commissione a Montecitorio. ne danno notizia alcuni deputati del Pd che nel marzo scorso avevano presentato una mozione per bloccare l'attraversamento dell'Appennino abruzzese e umbro-marchigiano.
Se il raddoppio del gasdotto Snam della dorsale adriatica è un presupposto fondamentale per il progetto del rigassificatore British Gas a Brindisi, tutta la filiera ha avuto l’impatto con un altro grosso problema: il no della Regione Abruzzo ai lavori di attraversaramento del proprio territorio. E ora il Comitato Interregionale No Tubo, esprime piena soddisfazione per l'approvazione, avvenuta all'unanimità, della risoluzione anti gasdotto da parte del Consiglio Regionale d'Abruzzo.
BRINDISI – Arriva dal capoluogo dell’Abruzzo, dove ieri si è tenuto un affollato convegno con la partecipazione di enti locali e associazioni ambientaliste anche delle Marche e dell’Umbria, un nuovo no con consequenziale ricorso al Tar ad un’opera direttamente funzionale al trasporto e alla commercializzazione del metano che British Gas vuole sbarcare e stoccare nel rigassificatore di Brindisi, progetto che attende il ripristino dell’autorizzazione sospesa nell’ottobre del 2007 dal governo Prodi, cui si oppongono i consigli della Regione Puglia, del Comune e della Provincia di Brindisi. Si tratta del gasdotto Brindisi-Massafra-Minerbio (snodo quest’ultimo tra la rete gas italiana e quella europea), progettato nel 2005 da Snam e da British Gas, che inizialmente doveva seguire la costa adriatica ed è stato poi spostato lungo la dorsale appenninica – l’opera è in corso – con attraversamento di un’area altamente sismica.