Scena muta. Anche Carlo Gagliardi, il 35enne mesagnese accusato dell’assassinio di Massimo Delle Grottaglie avvenuto dieci anni fa, non risponde alle domande del gip nel corso dell’interrogatorio di garanzia tenuto questa mattina nel carcere di Parma. L’indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere come il presunto complice, il 31enne Antonio Campana. Entrambi restano in carcere.
BRINDISI - Avrebbero dovuto svolgersi entrambi questa mattina gli interrogatori di garanzia dei killer, veri o presunti, di Massimo Delle Grottaglie, ucciso dieci anni fa nella guerra di mala fra i clan della Scu. Di fronte al gip Alcide Maritati è comparso soltanto Antonio Campana, 31 anni, fratello del boss Francesco, detenuto nel carcere di Brindisi. Campana junior, la cui posizione è particolarmente complicata dalla intercettazione telefonica vecchia di dieci anni riportata recentemente dal pentito Ercole Penna, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Scena muta dunque, di fronte al pm Alberto Santacatterina e al difensore Massimo Murra. L’interrogatorio di garanzia di Carlo Gagliardi invece, 35 anni, si svolgerà domattina nel carcere di Parma dove il secondo uomo è attualmente detenuto, per effetto della rogatoria chiesta e ottenuta dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce.
MESAGNE - Era già tutto chiaro dal 2001, secondo gli inquirenti i nomi degli assassini di Massimo Delle Grottaglie erano quelli di Carlo Gagliardi (35 anni) e Antonio Campana (31 anni), esecutori materiali del delitto, killer su mandato dei fratelli Francesco (38 anni) e Sandro Campana (36 anni): gli attuali indagati. Sulla scorta delle ipotesi accusatorie a carico dei quattro, il pubblico ministero dell'epoca ne chiese l'arresto, invano. Gli indizi di colpevolezza pazientemente affastellati dai carabinieri caddero nel vuoto, bollati come insufficienti dal tribunale di Lecce cui la richiesta di misura cautelare fu sottoposta. Fino alle rivelazioni del pentito Ercole Penna, che oggi conferma in toto le ipotesi dell'epoca. Per capire il lungo percorso investigativo che ha portato agli arresti di questa mattina bisogna però fare un passo indietro di dieci anni, fino all'operazione Mediana, datata 24 novembre 2001.