Sfiammate dal Petrolchimico, i Nac: "L'azienda ci dica cosa fuoriesce dalla torcia"
Riceviamo a pubblichiamo una nota del gruppo ambientalista “No al Carbone” sulle sfiammate di venerdì 20 luglio della torcia del Petrolchimico di Brindisi
Riceviamo a pubblichiamo una nota del gruppo ambientalista “No al Carbone” sulle sfiammate di venerdì 20 luglio della torcia del Petrolchimico di Brindisi
BRINDISI - Autorizzazione provvisoria di dodici mesi per l'adeguamento e il funzionamento degli impianti di emergenza della Polimeri Europa dopo il sequestro cui furono sottoposte, il 26 ottobre scorso, le torce del Petrolchimico consortile di Brindisi da parte della procura della Repubblica e della Digos. Lo ha deciso la conferenza dei servizi convocata dal presidente della provincia Massimo Ferrarese su sollecitazione dei sindacati alla presenza del Comune, dei tecnici dell'azienda, Arpa e Asl. La data ultima entro la quale, secondo le prescrizioni imposte, la multinazionale della chimica dovrà provvedere all'adeguamento del termossidatore e di altri sistemi indicati nella conculenza tecnica disposta dal pm, è appunto quella di mtà luglio.
BRINDISI – In attesa che entro il 15 luglio prossimo, come da decreto del magistrato, entrino in funzione gli impianti di termossidazione che serviranno ad abbattere le emissioni delle torce di emergenza di Polimeri Europa e Basell, insediate nel Petrolchimico consortile di Brindisi, le fiammate continuano,. Come nel primo pomeriggio di oggi quando la torcia di Punta di Torre Cavallo (quella collegata all’impianto di cracking di Polimeri Europa) ha ripreso a bruciare gas in atmosfera con grande intensità, causando un bagliore distinguibile dalle arterie di accesso all’area urbana.
BRINDISI - Ore 9,20 di oggi: la torcia di emergenza collegata all'impianto di cracking del petrolchimico consortile di Brindisi spara in atmosfera una nuova, prolungata fiammata di gas combusti. Polimeri Europa provvede alle comunicazioni previste dal protocollo concordato in prefettura in sede coordinamento per la protezione civile. E spiega ancora una volta la ragione del ricorso alle torce. Un nuovo black-out ha mandato in blocco il compresso K2001 dell'impianto di produzione dell'etilene.