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Lunedì, 29 Aprile 2024

Associazioni, partiti e sindacato in piazza: no trasversale all'ampliamento della discarica

A San Vito dei Normanni la manifestazione contro l'istanza di Formica Ambiente. Scarsa adesione da parte della cittadinanza

Centrodestra, centrosinistra, associazioni e mondo sindacale si sono ritrovati ieri pomeriggio (sabato 6 aprile) in piazza Carducci, nel centro di San Vito dei Normanni, per dire no alla proposta di ampliamento della discarica di rifiuti non speciali di Formica Ambiente. L’impianto sorge nell’agro di Brindisi, ma a pochi chilometri dall’abitato di San Vito dei Normanni, al confine con i territori di Latiano e Carovigno.

Anche la sindaca di San Vito, Silvana Errico, a capo di una giunta di centrodestra, ha partecipato al sit in organizzato dalla Cgil Brindisi. Presenti inoltre l’opposizione di San Vito dei Normanni, l’assessore all’Ambiente di Carovigno, Annamaria Saponaro, diversi esponenti del centrosinistra e del Movimento 5 stelle di Brindisi e le stesse associazioni ambientaliste in prima linea anche contro la realizzazione del serbatoio costiero Edison, nel porto di Brindisi. Circa cento i manifestanti. Scarsa l'adesione da parte della cittadinanza.

Manifestazione discarica Formica 2

Formica Ambiente ha chiesto l’autorizzazione a trattare altri due milioni di rifiuti, in un terreno adiacente a quello già in uso. L’istanza è al vaglio della conferenza dei servizi presieduta dalla Regione Puglia. L’ultima seduta si è svolta lo scorso 25 marzo. In quell’occasione la Provincia di Brindisi ha espresso parere negativo. La società ora dovrà presentare delle controdeduzioni. 

Manifestazione discarica Formica

Diverso l’orientamento del Comune di Brindisi, che ha dato la propria disponibilità all’ampliamento della discarica, chiedendo una royalty di due euro a tonnellata. La Regione Puglia ha invece chiesto di poter utilizzate una quota di 600mila tonnellate, per il trattamento dei rifiuti solidi urbani regionali. 

Il fronte del no esprime preoccupazione per le ripercussioni ambientali che potrebbero scaturire dall’arrivo di altre due milioni di tonnellate di rifiuti, in un territorio in cui si trovano anche altre discariche, fra cui quella di Autigno, di proprietà del Comune di Brindisi, inutilizzata da anni e interessata da in intervento di bonifica. 

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