Plastiche e microplastiche ovunque: il mare sotto assedio
Il video girato in un tratto tra i più noti della costa della provincia di Brindisi
Il virus non ha cancellato le altre emergenze che assediano il nostro pianeta, le ha solo spostate in secondo piano nella lista delle nostre attenzioni. I mutamenti climatici non si sono fermati, e le plastiche continuano ad avvelenare i mari, tutti i mari: il nostro, quello dove ci bagniamo, il Mediterraneo, gli oceani.
I processi di decadimento hanno prodotto le microplastiche, entrate da tempo nella catena alimentare degli organismi marini e degli umani. Nel nostro video, girato in un tratto tra i più noti della costa della provincia di Brindisi nella fase di scaduta del vento dei giorni scorsi, è evidente come plastiche e microplastiche siano ovunque, e tra i pesci.
Tanti discorsi, tante parole, tante esibizioni di decreti: ma le plastiche sono ovunque e vengono utilizzate ovunque lungo la costa. Difficile dire da dove provenga la maggior parte di esse: dai rifiuti rilasciati in mare da navi e pescherecci pirata?
Un fatto è certo: se non vengono raccolte, il mare presto si riprende quelle portate a riva solo temporaneamente, e il processo di degrado continua al largo. Siamo noi il coronavirus del mare, la malattia che già si sta ritorcendo contro di noi. (Track: Aislinn – Moorlough Shore)