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Venerdì, 26 Aprile 2024
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"Oltre due ore di attesa per una Tac": lo sfogo di una paziente oncologica

Lettera aperta al nuovo dg Asl Brindisi, Flavio Roseto: "Chiedo grande impegno e attenzione da parte della direzione in favore delle categorie di pazienti più gravi"

BRINDISI - Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta da una paziente oncologica che, oltre a porgere gli auguri di buon lavoro al nuovo direttore generale della Asl Brindisi, Flavio Roseto, racconta la sua personale vicenda. 


Sono una paziente oncologica, ovviamente disabile, da tanti anni ormai, ed oggi, umilmente, porgo i miei auguri di buon lavoro al nuovo direttore generale della sanità brindisina, Flavio Roseto. Combatto da tanti anni con un tumore implacabile, ma grazie a questo ospedale e alla nostra oncologia con il professore Cinieri sono ancora qui.  La lotta è dura, per tutti, e gli auguri e i ringraziamenti vanno estesi anche al personale, con l’auspicio che questa sanità brindisina sia sempre migliore, considerando che ad oggi  la sua tenuta è in gran parte dovuta all’operosità del personale infermieristico e medico che quotidianamente non si risparmia nello svolgimento del proprio lavoro, come quello che frequento abitualmente dell’oncologia.

La nostra sanità ha tanti problemi, e ancora oggi tanti pazienti sono abbandonati al loro destino, e cercano di curarsi altrove,  per questo chiedo grande impegno e attenzione da parte della direzione in favore delle categorie di pazienti più gravi. Mi permetto di chiederLe personalmente “maggiore attenzione” perché oggi mi sono sentita umiliata e affranta da ciò che mi è successo al “Perrino”,  e sono davvero stanca quanto arrabbiata, di essere invisibile e vedere situazioni a dir poco strane, con tanta superficialità. Scusate l’ennesimo sfogo.

Dovevo fare una Tac alle ore 10, mi sono recata in ospedale alle 9,30, al primo piano della Radiologia mi hanno dato un numero e mi hanno indicato di andare ad aspettare di fronte alle casse del Cup. Sedie in legno, dove con tutti i miei dolori ossei e metastasi conclamate, ho aspettato sino alle 11.40 circa, poi un tizio mi ha detto di seguirlo al container della tac esterna e mi ha lasciato li fuori ad aspettare in mezzo alla strada. Con i miei dolori alla schiena e alle gambe ormai acuti (dopo tanta attesa su una sedia in legno) ed il vento gelido, ormai sfinita, dopo circa altri dieci minuti ulteriori di attesa, con le lacrime di dolore e rabbia che scendevano da sole,  vedo uscire un signore elegante dalla pedana dei pazienti per tac che non era nella sala di attesa dove io ho sofferto per oltre due ore. 

Finita la Tac, che “forse” tra 10gg sarà pronta, alla mia uscita sale in pedana come paziente successivo, un tizio che non era certamente nella sala d’attesa dove ho aspettato io, e non era la paziente che aspettava insieme a me di fare la Tac. Scusate lo sfogo. All’ ex direttore generale Asl Brindisi Giuseppe Pasqualone, un grazie e un augurio di  buon lavoro per il nuovo incarico, si è impegnato tanto anche su questo fronte,  ma ora chiedo anche al nuovo direttore di far rispettare le regole a tutti, sicuramente ci saranno delle giuste motivazioni su ciò che accade ma spero che Lei, tra i tanti problemi che sta affrontando, riesca ad attenzionare meglio anche la tutela di noi pazienti più deboli. 

Le  rinnovo  ancora umilmente l’augurio di buon lavoro. Una paziente oncologica che crede ancora nell'articolo 32 della nostra Costituzione che prevede il diritto alla salute quale pilastro fondamentale del sistema Paese.
 

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