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Bebè libri, il successo dell'iniziativa della biblioteca "De Leo"

Le prime consegne, le richieste da fuori provincia: l'intervista alla direttrice Katiuscia Di Rocco

BRINDISI - La bellissima iniziativa ideata dalla direttrice della biblioteca pubblica Arcivescovile “Annibale De Leo” di Brindisi, Katiuscia Di
Rocco, dal nome “Bebè libri”, ossia la consegna a domicilio, in bicicletta, da parte di una volontaria della biblioteca, di un regalo, un libro di favole per la notte per i bambini nati a Brindisi nel mese di gennaio, ha riscosso un grande interesse. L’iniziativa è stata, infatti, molto ben accolta da tanti genitori che hanno richiesto il libro alla biblioteca “De Leo” mandando un’email e allegando il certificato di nascita dei propri bambini. Per sapere qualcosa in più sulla bellissima iniziativa, BrindisiReport ha incontrato nel pomeriggio di ieri, venerdì 26 febbraio, la dottoressa Katiuscia Di Rocco.

Come è nata l’iniziativa “Bebè libri”?
“È nata da un’esigenza, perché delle mie amiche avevano avuto i bambini, avevano partorito, i bambini avevano compiuto un anno e io praticamente mi ero persa il loro anno di vita, perché con il Covid non c’è potuta essere la frequentazione e quindi vedersi, il primo compleanno, io non l’ho passato con loro. Per cui spedivo loro dei libri perché si ricordassero della “zia di cuore”, noi ci chiamiamo così tra di noi. E quindi ricevevano questo libro, lo aprivano e mi mandavano le foto. E mi è venuta questa idea che in realtà si potesse quasi dare una speranza di una vita che comunque va avanti, che persevera e un po’ non gli importa di tutto quello che accade poi di brutto intorno. Per cui mi è venuta questa idea di poter regalare un libro ai bambini appena nati. Però è un libro particolare, nel senso che non sono i caratteristici libri con i quali i bambini, magari al primo mese di vita, giocano nel bagnetto, tenendoli in mano, di stoffa. È un libro di favole per la notte che i genitori devono leggere ai bambini affinché possano poi anche stare insieme. Come spegnere il mondo, spegnere tutto ciò che di brutto accade e recuperare la vita, il fiato, stando quella mezz’ora unicamente con le creature loro”.

Come sta procedendo la consegna a domicilio e come è stata accolta l’iniziativa?
“Noi abbiamo fatto un post su Facebook, poi da lì c’è stata molta risonanza da parte dei giornali e poi anche il servizio che ci ha fatto Rai3. I genitori devono mandare una mail perché ovviamente, per rispetto della privacy, io non posso andare all’anagrafe del Comune e chiedere quanti e quali bambini, gli indirizzi e quant’altro, per cui devo aspettare che loro mi mandino una mail allegando il certificato di nascita. Le e-mail sono arrivate. Devo dire che sono arrivate anche mail di mamme i cui bambini erano nati prima, perché noi avevamo deciso di chiudere l’iniziativa nel gennaio 2021, cioè i bambini nati dal primo al 31 gennaio. In realtà ci sono arrivate anche mail di bambini nati nei mesi precedenti ed erano delle e- mail bellissime in cui le mamme ci dicevano: “la mia piccola”, e poi mi dicevano il nome, “gradirebbe tanto avere questo libro”. Per cui quando sarà possibile lo allarghiamo anche ad accogliere queste piccole richieste. Ci hanno anche scritto dal resto della Puglia, da Mesagne, Andria, Barletta, per poter avere il libro. Ecco noi, in quelle circostanze però essendo fuori comune, cerchiamo prima di avere un’attenzione alla città di Brindisi. Abbiamo già fatto le prime consegne, ci sono state mercoledì. La maggior parte delle consegne le fa la nostra rider, la nostra volontaria in bicicletta, rider è un modo simpatico per definirla, ed è stata accolta benissimo. Le mamme poi ci hanno mandato in privato le foto di questi bimbi con i libri in mano. E in una casa, in una circostanza, siamo andate insieme perché è fuori, tra Brindisi e Tuturano. Per cui siamo andate in questa masseria per portare questo libro ed è stato bellissimo, perché si vedeva che il bambino, che aveva una sorellina maggiore che aveva 8 anni che ha preso questo libro e ha cominciato a leggerle a questo bambino, girava la testa, aveva 20 giorni, al suono della voce della sorellina. L’accoglienza è stata, veramente, più di quello che ci aspettavamo. Le mamme contentissime, i genitori, i nonni. Ci hanno accolto. E quindi vuol dire che la via è quella giusta poi, in definitiva”.

Quanto è importante leggere un libro a un bambino appena nato?
“È importante io direi, sicuramente, perché così come gli esperti ci indicano, è importante perché il bambino stimola la fantasia, stimola
l’immaginazione. Il bambino ha la necessità di ascoltare storie. Personalmente credo che sia importante perché è tempo che i genitori dedicano unicamente alla lettura verso il bambino. È un tempo prezioso, un po’ come quello dell’allattamento, come se il mondo intorno si
spegnesse ed esistesse solo la voce, il suono, che può essere una canzone, può essere un canto, può essere una filastrocca. I libri che noi abbiamo scelto sono libri quasi con una musicalità nella filastrocca, perché ovviamente non si può pretendere di leggere delle fiabe impegnate a dei bambini piccoli, è tutto adeguato alla loro formazione, alla loro età. È estremamente importante, sicuramente, perché è un’abitudine leggere e loro devono capire che la lettura è fondamentale per arricchire il linguaggio, arricchire, quello che spesso si dice, l’anima, lo spirito, il cuore, ma soprattutto perché devono esercitare la critica. E i libri servono perché loro si formino un giudizio critico”.

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