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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Centro risvegli, l'annuncio di Amati: "Il 26 giugno prossimo partono i lavori"

E' parte ulteriore del centro neuromotulesi attualmente gestito dalla Fondazione San Raffaele e necessario per realizzare in Puglia un centro d'eccellenza per la riabilitazione intensiva

CEGLIE MESSAPICA - Sono stati consegnati e partiranno lunedì 26 giugno i lavori per la realizzazione del Centro risvegli di Ceglie Messapica, parte ulteriore del centro neuromotulesi attualmente gestito dalla Fondazione San Raffaele e necessario per realizzare in Puglia un centro d'eccellenza per la riabilitazione intensiva. Lo rende noto il consigliere regionale e presidente della commissione regionale Bilancio e Programmazione, Fabiano Amati.

Spiega in una nota Amati (Azione): "E su questo è stata depositata nei giorni scorsi una proposta di legge, che spero possa essere esaminata e approvata al più presto. La realizzazione dell'opera, per un valore di 8 milioni di euro, è stata appaltata al raggruppamento d'impresa  Lfm - Ilariogroup srl. La fine dei lavori è prevista per il 2 ottobre 2024. Monitoreremo con costanza l'andamento dei lavori, come sempre avviene per tutte le maggiori opere di edilizia sanitaria. Ringrazio il commissario della Asl Brindisi, Giovanni Gorgoni, il dirigente dell'area tecnica, Sergio Riini, i progettisti, la direzione lavori e tutto il personale impiegato nel procedimento. Un incoraggiamento grato mi sento di rivolere alle imprese esecutrici dei lavori e alle loro maestranze".

"Dopo dieci anni di attesa, sia da sindaco che da consigliere regionale, finalmente iniziano i lavori del Centro risvegli di Ceglie Messapica, all'interno dell'area della struttura destinata al centro riabilitazion". Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Luigi Caroli, che aggiunge: "Come sempre accade, oggi verifichiamo il solito salto sul carro dei vincitori. Ma, personalmente, non posso che esprimere la mia soddisfazione per un'opera che inizia finalmente a vedere la luce dopo tanti, troppi anni persi e verso la quale non ho mai smesso di lesinare ogni sforzo possibile nell'esercizio delle mie funzioni istituzionali, affinché si andasse a sanare non solo un vulnus di carattere sanitario nell'ambito della riabilitazione e si rendesse giustizia a quella che è diventata, col passare del tempo, una vera e propria battaglia di civiltà per garantire ai cittadini una possibilità di cura che eviti lo strazio dei viaggi della speranza e che non alimenti la piaga della mobilità passiva. Adesso - conclude Caroli - dobbiamo continuare a vigilare affinché l'opera venga effettivamente realizzata e messa in funzione nei tempi stabiliti. Con la speranza che non si replichino esperienze fallimentari verificatesi in altre zone della Puglia dove, a tutt'oggi, ci sono cattedrali nel deserto i cui tempi di consegna sono diventati biblici".

Articolo aggiornato alle 18:10 (dichiarazioni Luigi Caroli)

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