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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Oss precari e una proroga che non arriva: "Noi, lavoratori invisibili"

Video appello dei lavoratori della sanità, accompagnato da una lettera del segretario della Fp Cgil, Pancrazio Tedesco

Riceviamo e pubblichiamo una lettera del segretario generale della Fp Cgil, Pancrazio Tedesco, al presidente della Regione Puglia, all’assessore regionale alla Sanità e al Welfare, al dipartimento della Promozione Salute, ai consiglieri regionali, al direttore generale dell’Asl Brindisi  e per conosenza al segretario generale della Fp Cgil, sulla richiesta di proroga dei contratti del personale precario della sanità. 

“Noi precari e noi precarie, Lavoratori invisibili, esistiamo e chiediamo a gran voce di essere protagonisti”. Sono queste le voci dei precari, ora stremati da un virus, i quali rischiano la propria vita ogni giorno per garantire la qualità dell’assistenza in situazioni lavorative di estremo disagio. Sono i precari storici Oss in servizio a tempo determinato assunti – con differenti decorrenze – da propria graduatoria del 2009 prossimi al requisito dei 36 mesi, i quali, a differenza dei loro colleghi afferenti la medesima graduatoria ai quali è stato già permesso il raggiungimento dei requisiti temporali dei 36 mesi con conseguente giusta stabilizzazione, non hanno ancora ricevuto la proroga dei contratti di lavoro.

E’ bene precisare, oltretutto, che per uscire dalla pandemia servono assunzioni stabili e il rafforzamento e la ri-centralizzazione della sanità pubblica, che implica necessariamente una corretta e virtuosa della gestione delle risorse umane. Non è pleonastico ribadire anche che in seguito alla situazione di emergenza epidemiologica in atto, sono state emanate dalle competenti Autorità Nazionali e Regionali, normative e disposizioni recanti misure straordinarie ed urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza da Covid – 19 e tra queste, disposizioni in materia di assunzioni straordinarie di personale, tra cui Operatori Socio Sanitari, per fronteggiare con la massima sollecitudine l’emergenza sanitaria in atto.

Occorre poi considerare che il predetto personale ha acquisito esperienza e si è integrato nei vari modelli organizzativi tanto da poter garantire la continuità quanti/qualitativa dei servizi da erogare ai pazienti. In definitiva, si chiede di voler assicurare la proroga dei contratti di lavoro a tutti i precari storici, in modo tale che gli stessi non vengano considerati “Eroi” in modo astratto ma che tale parola si possa invece tradurre in atti concreti e consequenziali.

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