BRINDISI - “È il momento più giusto e probabilmente il più appropriato per dare questo annuncio che di fatto è la continuazione di un sogno di Mimmo Mennitti: il Comune di Brindisi presenterà la sua candidatura a capitale italiana della cultura per il 2027”. Lo ha annunciato il sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna durante l’evento “Dieci anni senza Mimmo Mennitti” svoltosi nella serata di sabato 6 aprile nella sala Gino Strada di Palazzo Nervegna a Brindisi. In una sala gremita di gente tra famigliari, amici, colleghi è stato proiettato un docufilm dedicato al percorso umano, politico e giornalistico di una delle figure più influenti nella storia della politica e della cultura brindisina. 

L’evento è stato organizzato da Antonio Celeste in collaborazione con la fondazione “Tonino Di Giulio” Brindisi. Interventi del sindaco di Brindisi e dell’avvocato Gualtiero Gualtieri. “Mennitti ha indicato la strada del riscatto culturale di una città che non si era ancora scrollata di dosso l’etichetta di città del contrabbando”, ha sottolineato Marchionna, che ha aggiunto: “Ha anche indicato una modalità di confronto politico: lui, che pure era nato e cresciuto nel Movimento sociale, ha aperto una fase di collaborazione istituzionale ma anche di confronto politico con chi non la pensava come lui”. 

Un omaggio, quindi, quello di candidare Brindisi a Capitale italiana della Cultura 2027, a una persona che ha creduto profondamente nel riscatto sociale, culturale e politico della città, in continuità anche con una delle sue grandi battaglie: quella della candidatura a Capitale europea per il 2019. 

Il bando

Il bando per la candidatura è stato pubblicato qualche giorno fa sul sito del Ministero della Cultura. Si tratta di un prestigioso riconoscimento, “istituito per promuovere la straordinaria ricchezza della cultura italiana”. Si legge sul sito del Ministero. “Rappresenta un’opportunità unica per i Comuni, le Città metropolitane e le Unioni di Comuni di mettere in moto meccanismi virtuosi capaci di attivare economie, territori e comunità”.

Le scadenze

Le città che intendono candidarsi al titolo dovranno presentare una manifestazione scritta di interesse entro il 3 luglio prossimo. Successivamente, entro il 26 settembre 2024, dovranno trasmettere il dossier di candidatura, comprensivo di titolo, progetto culturale, organo responsabile del progetto, valutazione di sostenibilità economico-finanziaria e obiettivi perseguiti, con i relativi indicatori. 

Entro il 12 dicembre 2024 le candidature saranno valutate da una giuria che sarà composta da sette esperti indipendenti del mondo della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica, che esaminerà i progetti pervenuti per poi selezionare tra questi le dieci città finaliste. L’elenco sarà inviato ad audizioni pubbliche che si svolgeranno entro il 12 marzo 2025.

Finanziamento da un milione di euro

Entro il 28 marzo 2025, infine, la giuria proporrà al Ministro della Cultura la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di Capitale italiana della Cultura 2027, che godrà di un finanziamento di un milione di euro per la realizzazione delle attività progettate nel dossier. Il bando è aperto a coloro che non abbiano partecipato alle procedure di selezione per il conferimento del titolo di Capitale italiana della Cultura per gli anni 2025 e 2026. Lo scorso 14 marzo si è conclusa la procedura che ha portato alla nomina della Capitale italiana della Cultura 2026 con la designazione della città dell’Aquila che si è così aggiunta a Pesaro, attuale detentrice del titolo, e ad Agrigento che sarà Capitale italiana della Cultura nel 2025.

Una bella sfida, quindi, per la città e una grande opportunità per il territorio. 

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