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Un cortile per noi: i giovani a servizio della città

Conclusione del progetto promosso dalla Caritas diocesana di Brindisi-Ostuni

Il prossimo 10 giugno, alle 17.30, presso il Bastione Carlo V (Porta Mesagne) a Brindisi ci sarà la conclusione del progetto "Un cortile per noi", promosso dalla Caritas diocesana di Brindisi-Ostuni, col patrocinio del Comune di Brindisi. Frutto di un percorso annuale, che ha coinvolto più di cinquanta giovani della provincia, il progetto è stato pensato dalla Caritas diocesana per promuovere la cittadinanza attiva dei più giovani, attraverso laboratori di riciclo e itinerari di riflessione sulle emozioni e sui disagi che incontrano più di frequente gli adolescenti.

Una parte del percorso si è svolta presso il Bastione Carlo V a Brindisi, con il coordinamento dei volontari del WWF locale e dell'azienda agricola Pugliese. Insieme a loro, i giovani hanno rimesso in ordine il cortile del Bastione, hanno imparato alcune nozioni di botanica e di potatura, ma hanno anche creato degli oggetti di arredamento a partire da elementi di scarto del legno.
I partecipanti hanno dato vita a queste opere in collaborazione con alcuni ragazzi con sindrome di Down, presenti al progetto grazie alla collaborazione dell'AIPD di Brindisi.
La cura del Bastione Carlo V è stata quindi l'occasione per crescere nella solidarietà e nella conoscenza del mondo della disabilità.

Una seconda parte del percorso è stata dedicata ai disagi che gli adolescenti vivono sul territorio, anche a seguito degli ultimi due anni di pandemia. Attraverso momenti di confronto con esperti e testimoni, i partecipanti hanno appreso i pericoli del web, l'oscuro mondo delle dipendenze da gioco e da alcool e droga, ma si sono anche messi in ascolto delle proprie emozioni, per imparare a manifestarle con coraggio. I giovani hanno cercato di diventare sentinelle per prestare aiuto, in varia maniera, a chi è più in difficoltà.

Il momento conclusivo del 10 giugno al Bastione Carlo V avrà, quindi, un momento riepilogativo del percorso svolto, alla presenza delle massime autorità locali e sarà seguito, dalle 18.30 alle 20.30 da un evento promosso dalla Biblioteca arcivescovile "A. De Leo": la Human library. Si tratta di un'attività nata nei Paesi del nord Europa, in cui i libri sono "sostituiti" da persone, che raccontano storie personali che hanno segnato, in varia misura, la loro esistenza. Attorno a questi "libri viventi", ci saranno degli "lettori", che ascolteranno e interagiranno con i narratori. La "biblioteca vivente" è un'occasione per superare pregiudizi e per mettersi a confronto con gioie e dolori di altre persone.

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