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Immobile confiscato a criminalità diventa centro di ascolto e antiviolenza: consegnati i lavori

L'importo dell'intervento ammonta a 46.710,63. Il termine previsto per l’ultimazione dell’intervento è di 90 giorni

SAN PIETRO VERNOTICO - Una struttura confiscata alla criminalità organizzata diventerà a breve un importante punto di riferimento per le famiglie in situazione di grave disagio e per le tante donne che, purtroppo, subiscono violenze nelle loro case o in ambienti lavorativi. Giovedì 1° luglio sono stati consegnati i lavori di adeguamento dell’immobile sito al civico 310 in via Brindisi da destinare a finalità sociali. L'importo dell'intervento ammonta a 46.710,63. Il termine previsto per l’ultimazione dell’intervento è di 90 giorni. Nei prossimi giorni saranno consegnati i lavori per la realizzazione sempre nello stesso immobile di un Centro per donne vittime di violenza (in questo caso l’importo intervento è pari a 61.045,02 euro).

"Si tratta di servizi diversi e flessibili di sostegno alla genitorialità che, in una logica di rete e di potenziamento dei servizi esistenti (sistema dell’istruzione e della formazione, servizi sanitari, servizi socioassistenziali), intervengono in maniera specifica per promuovere il benessere dell’intero nucleo familiare, sostenendo la coppia, il nucleo familiare e ogni singolo componente nella fase del ciclo vita, facilitando la formazione di un’identità genitoriale, finalizzata ad una scelta consapevole e responsabile della maternità e della paternità, favorendo la capacità dei genitori di relazionarsi con gli altri e con l’ambiente circostante, stimolando la capacità di organizzazione e l’autonomia di ognuno, nonché l’elaborazione e la conduzione di propri progetti di vita in armonia con il proprio ruolo genitoriale". Si legge in una nota che porta la firma degli assessori Gianluca Epifani e Giuliana Giannone 

"Il centro effettuerà prestazioni del servizio di sostegno alla famiglia e alla genitorialità, i percorsi d’orientamento e d’informazione per genitori con figli minori, le consulenze specialistiche (socio-psico-pedagogiche) a genitori, coppie, minori e adolescenti, il potenziamento e la valorizzazione dei servizi offerti dai Consultori Familiari e dei centri per la famiglia, l’organizzazione e la promozione di sportelli per il sostegno alla relazione genitori/figli, il sostegno e l’assistenza agli insegnanti nella programmazione delle attività scolastiche extra-curriculari, l’assistenza psico-sociale ed ascolto rivolto alle giovani coppie e a neogenitori in ambiti d’intervento diversi da quelli sanitari, i corsi di preparazione alla nascita e alla fase postparto,  l’attività d’informazione e di prevenzione alle malattie sessualmente trasmesse e alle patologie genetiche, le attività di prevenzione e le azioni di informazione e sensibilizzazione in ambito scolastico".

"Il servizio sarà prestato da un’èquipe integrata di professionalità che, secondo le rispettive competenze, comprenderà lo psicologo, il pedagogista, l’educatore professionale e l’assistente sociale, nel rispetto delle competenze e degli interventi specifici".

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