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Mensa scolastica in ritardo, disagi per molte famiglie. L'amministrazione "Siamo a lavoro"

Da qualche tempo alcuni genitori di tutti e tre i plessi, De Simone, De Gasperi (Ic De Simone) e Decroly-Rodari (Ic Valesium), manifestano malcontento per la mancata attivazione del servizio

SAN PIETRO VERNOTICO - Il servizio mensa scolastica nel Comune di San Pietro Vernotico non è ancora stato attivato, disagi per molte famiglie dove entrambi i genitori lavorano e rientrano a casa solo nel pomeriggio. Da qualche tempo alcuni genitori di tutti e tre i plessi, De Simone, De Gasperi (Ic De Simone) e Decroly-Rodari (Ic Valesium), manifestano malcontento per la mancata attivazione del servizio. Da quanto fa sapere l’assessore alla Pubblica Istruzione, Antonella De Matteis, interpellata telefonicamente da BrindisiReport, gli uffici sono a lavoro per l’attivazione delle procedure legate alla redazione di un nuovo bando di gara, essendo lo stesso, di durata quinquennale, giunto a scadenza.

Le precisazioni dell'assessore al ramo

“Siamo rammaricati per i disagi arrecati alle famiglie che usufruiscono della mensa ma purtroppo quest’anno il bando è giunto a scadenza e trattandosi di un servizio che richiede costi elevati non è possibile procedere con le proroghe così come è accaduto per il trasporto scolastico”. 

Da quanto precisa l’assessore, inoltre, il capitolato, ereditato dall’amministrazione precedente, prevede l’attivazione del servizio per i primi giorni di novembre e che l’amministrazione Rizzo negli ultimi anni è riuscita ad anticiparlo di qualche settimana facendolo partire dalla metà di ottobre in poi “Non c’è nessuna mancanza di programmazione, né inerzia o dimenticanze. Il servizio mensa è stato inserito nel bilancio di previsione, i soldi sono stati mesi in conto. E negli ultimi due anni siamo anche riusciti ad anticiparne l’avvio. Per i nuovi, bandi, però, bisogna attenersi alle linee guida del Comitato tecnico scientifico e le stesse sono state rese note i primi di agosto. Certamente ci si chiederà perché non è stato fatto prima e si è arrivati ad oggi in queste condizioni: perché gli uffici preposti purtroppo hanno dovuto lavorare su altri procedimenti più urgenti. E non che la mensa non è un servizio importante e urgente ma il funzionario addetto ai bandi di gara è stato impegnato con altre situazioni che dovevano essere risolte”. Nessuno è rimasto seduto a scaldare la sedia, quindi. Il turno per la redazione del bando di gara per la mensa dell’anno scolastico 2021/22 è arrivato solo ora. 

La nota del sindaco 

Le stesse spiegazioni le aveva date il sindaco Pasquale Rizzo a un gruppo di famiglie che il 18 ottobre avevano protocollato una lettera di diffida chiedendo l’attivazione entro il 22 ottobre. “Iniziamo con il sottolineare che di colpo è come se per la nostra Comunità tutto il periodo pandemico sia stato cancellato, e non abbia portato a riflessi negativi sulla operatività di uffici e servizi pubblici. Con riferimento al nostro Ente, poi, vi è l’ulteriore problema legato al fatto che i funzionari sono stati costretti ad imporre ai dipendenti l’eliminazione dell’arretrato ferie (in alcuni casi trascinato da anni): se a tali aspetti, si aggiungono istituti contrattuali come i congedi parentali, le assenze per malattia, e le ferie del corrente anno, i numeri divengono rilevanti, e le problematiche connesse a volte di difficile soluzione”. Aveva spiegato Rizzo. 

“Si sono drasticamente ridotte le prestazioni lavorative da parte di tanti dipendenti, non già per inerzia, ma per ragioni differenti! Non è un caso che lo scrivente, in qualità di Ufficiale di Governo, si sia attivato per personalmente rilasciare le carte di identità elettroniche, in assenza, dal 27 di luglio a tutt’oggi, dei dipendenti preposti. Tra poco risulteranno emesse circa 500 Carte di identità elettroniche: le persone che hanno ottenuto il servizio avrebbero potuto, come accade in altri Enti, sentirsi dire che le prenotazioni sono fissate a distanza di mesi. Si è di contro assicurato un servizio, perché vi è stata la possibilità di farlo, anche se a costo di non pochi sacrifici. Non sempre ciò è possibile per tutti i servizi, anche quando l’impegno profuso è adeguato alla situazione contingente”.

Quando sarà attivata?

Quanto bisogno ancora aspettare? L’assessore non si sbilancia sulle date. Rizzo aveva risposto così: “Con riferimento ai disagi gestionali per le famiglie, lo scrivente non è abituato a indicare date se non vi è certezza dell’avvio del servizio: la responsabile di area dell’Ente, che mi legge in copia, ben conosce il disagio manifestato, e si è da tempo prodigata per addivenire ad una rapida soluzione della vicenda. Si procederà a comunicare, attraverso l’istituzione scolastica, la data certa di avvio del servizio, rimarcando, ove ancora necessario, che non vi è ex lege una data entro cui il servizio debba necessariamente avviarsi. Men che mai il 22.10.2021. Una comunità scolastica dovrebbe trovare il modo di condividere i problemi, per superarli al meglio: le diffide, a parere dello scrivente, non portano a soluzioni più brevi, soprattutto nel momento in cui i servizi oggetto di diffida non rientrano tra quelli obbligatori ex lege. L’importante è fornire alle famiglie ed alle Istituzioni scolastiche riferimenti di date, per consentire ogni profilo organizzativo: sono certo che l’Ufficio comunale competente fornirà a breve i necessari riscontri”.

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