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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Covid-19: sesto caso in Puglia, positivo un 58enne della provincia di Lecce

L'uomo, originario di Aradeo, recatosi presso l’ospedale Santa Caterina Novella di Galatina, avrebbe contratto l'infezione in Lombardia

C’è un sesto caso di positività al Covid-19 in Puglia. Si tratta di un 58enne originario di Aradeo (Lecce) che si era recato presso l’ospedale di Galatina, con sintomi da sindrome influenzale. Il tampone, analizzato presso il laboratorio di microbiologia e virologia dell'Ospedale Vito Fazzi di Lecce, “è stato inviato al laboratorio di riferimento del Policlinico di Bari – si legge in una  nota della Regione -  per il test di conferma e per il successivo inoltro all'Istituto superiore di Sanità”

“Dalle prime informazioni riferite dal paziente ai sanitari l'infezione sarebbe stata contratta in Lombardia. Il direttore del dipartimento di Prevenzione della Asl di Lecce ha avviato l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche e l'attività di contact tracing per provvedere all'isolamento fiduciario domiciliare di eventuali contatti stretti".

Solo ieri altri due casi accertati in Puglia

Solo ieri, altri due nuovi casi erano stati rilevati in Puglia. A Bari, come riferito dal direttore del Dipartimento promozione della Salute Vito Montanaro, quello riguardante un 29enne che avrebbe contratto il virus in Lombardia, sul luogo dove lavora, anche se i primi sintomi li ha avvertiti al rientro in Puglia. In provincia di Foggia, l’altro, per una donna di 74 anni, scorta di quanto riferito dal direttore generale del Policlinico Riuniti di Foggia, Vitangelo Dattoli, e dal direttore generale della Asl Vito Piazzolla, sorella di un uomo a sua volta contagiato e rilevato positivo all'ospedale di Cremona che era stato in visita in Puglia. Un altro fratello, invece, è risultato negativo.

Gli altri tre casi sono stati rilevati in provincia di Taranto. Si tratta di un 33enne di Torricella rientrato il 24 febbraio da Codogno a bordo di un volo Easyjet atterrato a Brindisi, di sua moglie e di suo fratello. 

Palazzo di giustizia, oggi un incontro interprovinciale

Intanto, oggi, presso il palazzo di giustizia di Lecce, si è tenuta una riunione per fronteggiare l'emergenza in un ambiente di lavoro, quello giudiziario, molto particolare e articolato perché basato in buona parte sulla presenza assidua e massiccia di avvocati e cittadini. I capi d'ufficio e i dirigenti dell'intero distretto di Lecce, Brindisi e Taranto e i presidenti degli ordini degli avvocati si sono confrontati sulle misure di prevenzione del contagio, da adottare senza nuocere ai tempi e ai modi della resa di giustizia. Sono già in atto procedure alternative che scoraggino l'afflusso e l'assembramento di persone, e altre sono allo studio.

“Fin dal 12 febbraio e poi il 24 e il 26 il nostro sindacato aveva segnalato l'incremento della questione coronavirus – dice Giovanni Rizzo, segretario regionale della Confsal-Unsa – e aveva chiesto alla Corte che fossero coinvolti i sindacati e i rappresentanti dei lavoratori della sicurezza: istanza accolta dal presidente della Corte d'appello, Lanfranco Vetrone, e dal procuratore generale della Repubblica, Antonio Maruccia. I rappresentati dei lavoratori della sicurezza e i sindacati dovranno essere più presenti nel rappresentare il personale giudiziario che è tutto a contatto diretto col pubblico. Solo tra oggi e domani perverranno infatti i dispenser pubblici di disinfettante e le dotazioni personali”.

“Creeremo – dice il dirigente Unsa, Giulio Mele – un filo diretto tra personale, vertici degli uffici e utenza, ma anche con gli organi di informazione, per svolgere una funzione di mediazione e di servizio ma anche di necessaria tutela dei dipendenti, chiamati ad affrontare un contatto continuo e assai diretto col pubblico”.

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