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Attualità San Vito dei Normanni

Centro diurno Raggio di Sole: inaugurato e subito chiuso, la denuncia

Intervento dei consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle di San Vito dei Normanni: "Per documentazione carente o insostenibilità economica? Questo non è chiaro"

SAN VITO DEI NORMANNI - Quasi due mesi dopo l'inaugurazione, chiude il centro diurno Raggio di Sole di San Vito dei Normanni: lo rileva il Movimento Cinque Stelle, con un comunicato. Prosegue la nota: "Ancora una volta sono i cittadini con disabilità a subire i disagi dovuti alla burocrazia e alla superficialità politica. La storia infinita dell'apertura a intermittenza di ciò che era un vanto della nostra città continua: il centro diurno Raggio di Sole viene chiuso ancora una volta. Per documentazione carente o insostenibilità economica? Questo non è chiaro". 

Per il  Movimento Cinque Stelle "qualcosa però oggi ne impedisce il funzionamento, nonostante l'inaugurazione tenutasi il 7 dicembre alla presenza di sindaco, assessori e gran parte del Consiglio comunale, dell'assessore regionale al welfare, nonché del sindaco e dell'assessore ai servizi sociali della passata Amministrazione. Una figura barbina di tutto il quadro politico locale, compreso il nostro, nessun partito escluso". 

Sono due i consiglieri comunali del Movimento a San Vito dei Normanni, Marco Ruggiero e Anna Caroli. Prosegue la nota: "Da quando si è voluto far passare il centro dal settore welfare al settore sanitario, le difficoltà e gli scogli burocratici sono aumentati. Col passaggio al nuovo Regolamento Regionale n. 5/2019, il centro sarebbe dovuto diventare anche riabilitativo e quindi di competenza del dipartimento Salute, pertanto più appetibile agli interessi privati considerato l'aumento delle tariffe. In sostanza, però, il centro non ha praticamente più riaperto, creando disagio a famiglie, utenti e operatori". 

Concludono dal Movimento Cinque Stelle: "Dal momento che la sanità non si fa carico di parte della retta degli utenti e le famiglie non possono sopportare tariffe elevatissime per questo tipo di servizio, è giusto che il Comune intervenga con fondi propri, almeno in soccorso degli utenti storici, e che prenda tutte le misure necessarie per riaprire quanto prima, anche ai sensi del vecchio regolamento, in attesa dell'accreditamento. Prendersi la responsabilità di inaugurare un centro diurno significa anche garantirne il funzionamento ad ogni costo, senza ulteriori interruzioni". 

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