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Studenti del Nautico alla simulazione di emergenza umanitaria

Organizzata presso la base dell'Unhrd, con operatori di nove Paesi, Croce Rossa e Brigata Marina San Marco

BRINDISI - Si è conclusa oggi presso la Base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite (Unhrd) di Brindisi una simulazione di emergenza per gli operatori umanitari del World Food Programme (Wfp). Protagonisti di questa ultima giornata i rappresentati di nove missioni diplomatiche presso le organizzazioni Onu a Roma. Nei giorni precedenti hanno preso parte alle simulazioni anche studenti dell’Istituto Tecnico Nautico “Carnaro” di Brindisi, volontari della Croce Rossa Italiana regionale e militari della Brigata Marina San Marco.

Cominciata domenica 11 novembre, la simulazione ha visto i 19 operatori del Wfp, di diverse nazionalità, impegnati in una serie di prove sul campo in un paese immaginario colpito da un’alluvione. Per prepararsi all’operazioni tipiche delle prime 72 ore di un’emergenza umanitaria, i partecipanti hanno effettuato sopralluoghi, stimato i danni e i bisogni e predisposto un piano di intervento umanitario. A rendere l’esercitazione più realistica, lo scenario offerto dalle strutture in disuso della ex base Usaf di San Vito dei Normanni, ora gestite dell’Aeronautica Militare e utilizzate per le proprie esercitazioni.

Le strutture della nostra base, assegnateci dal governo italiano, insieme a quelle offerteci per l’occasione dal Distaccamento aeroportuale di Brindisi, offrono l’ambientazione perfetta per simulare una situazione d’emergenza”, ha spiegato Marta Laurienzo, manager della Base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite di Brindisi, ricordando come negli anni, proprio per queste caratteristiche, Unhrd sia diventata un centro d’eccellenza nella formazione degli operatori umanitari e delle squadre di pronto intervento.

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Per accedere all’area disastrata, i partecipanti alla simulazione hanno dovuto affrontare i controlli e le perquisizioni ricreate della Brigata San Marco che ha preso parte nell’ambito delle proprie attività di addestramento. Superato il posto di blocco, gli operatori umanitari hanno incontrato i rifugiati e gli sfollati interni impersonati dagli studenti dell’Istituto Tecnico Nautico e dai volontari della Croce Rossa Italiana e raccolto dati per organizzare gli aiuti umanitari e le operazioni logistiche.

“Mettendosi nei panni di persone che hanno perso tutto e hanno un disperato bisogno di aiuto, hanno loro stessi imparato l’importanza di un rapido intervento umanitario e cosa significa essere operatori umanitari”, hanno sottolineato gli organizzatori della simulazione nel ringraziare gli studenti e i volontari per il loro coinvolgimento.

Predisposto il piano di intervento, gli operatori umanitari lo hanno poi presentato ai rappresentanti della comunità internazionale interpretati dalla delegazione diplomatica dei paesi membri del Consiglio d’amministrazione del World Food Programme. A conclusione di questa simulazione, i delegati di Bangladesh, Belgio, Ecuador, Francia, Liberia, Irlanda, Nuova Zelanda, Polonia e Stati Uniti hanno visitato le strutture della base.

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“In occasione di queste iniziative riscontriamo sempre molto interesse da parte dei membri del nostro consiglio d’amministrazione che apprezzano l’efficienza di Unhrd e l’impegno, attraverso il suo Lab, nello sviluppare nuove soluzioni logistiche e nel ridurre l’impatto ambientale delle operazioni umanitarie”, ha dichiarato Harriet Spanos, segretaria del consiglio d’amministrazione del Wfp. In visita oggi anche Jakob Kern, direttore della Divisione di approvvigionamento e distribuzione del Wfp di cui è parte la Base di pronto intervento umanitario di Brindisi e le altre cinque del Network Unhrd (Accra, Dubai, Kuala Lumpur, Las Palmas e Panama).

La base Unhrd di Brindisi organizza ed ospita simulazioni d’emergenza umanitaria sin dal 2007. Nel corso degli anni, sono state diverse le organizzazioni internazionali, a partire dal World Food Programme, e quelle non-governative, come Asvi e Intersos, a organizzarvi esercitazioni per preparare gli operatori alle missioni sul campo. “Sin dalle prime edizioni le istituzioni, le organizzazioni e gli studenti locali hanno partecipato con entusiasmo”, ha ricordato Marta Laurienzo e, ringraziandoli per la partecipazione, ha rilevato come «il loro sostegno e la loro collaborazione rappresentano una delle chiavi del successo delle nostre simulazioni e danno prova della storica sinergia con il nostro territorio”.

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“La partecipazione a queste attività e la visita alla nostra base offrono la possibilità di conoscere il ruolo fondamentale che svolge a sostegno della umanitaria, inviando le attrezzature logistiche e gli aiuti per le popolazioni colpite», ha concluso la stessa Marta Laurienzo rinnovando l’invito agli studenti delle scuole del territorio a visitare Unhrd Brindisi.

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