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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Torre Santa Susanna

Torre Santa Susanna, il ricordo della testimone di giustizia Lea Garofalo

Il 28 novembre ha preso parte a un convegno la sorella Marisa. Presenti istituzioni e scuole

TORRE SANTA SUSANNA - Amministrazione Comunale, scuole, forze dell’ordine, associazioni, mondo del sociale. Non è mancato davvero nessuno nella mattinata di lunedì 28 novembre nell’Aula Consiliare del Comune di Torre Santa Susanna all’appuntamento lanciato dal presidente del Comitato provinciale di Brindisi A.S.C. Attività Sportive Confederate Massimiliano Zanzarella in occasione della recente giornata contro la violenza di genere. Un convegno promosso dalla sensibilità del mondo dello sport con la partecipazione di numerosi studenti della cittadina che è diventato occasione privilegiata per fare il punto sulla cultura della legalità a tutto tondo in una cittadina che come tutto l’Alto Salento ha patito sulla propria pelle le barbarie della criminalità organizzate e di numerosi episodi di violenza e di sangue. 

A far convenire una significativa parte della comunità torrese è stata la toccante, profonda, testimonianza di Marisa Garofalo, sorella della testimone di giustizia Lea, che ha pagato con la propria vita la scelta di denunciare il proprio compagno coinvolto nella 'Ndragheta. Marisa ha raccontato agli studenti le passioni e la voglia di vivere della sorella Lea, l’incontro con l’uomo sbagliato, la scoperta delle losche attività di quello che era divenuto il suo compagno e il padre di sua figlia e la sofferta decisione di denunciare; quindi il calvario di minacce e pericoli, l’agonia della vita da testimone di Giustizia. Lea non c’è più, assassinata per il suo coraggio. Una storia di impegno e di chiara scelta di campo non esente da ombre e amarezza da parte delle istituzioni.

Oltre agli studenti del comprensivo Mazzini di Torre, a dialogare con Marisa c’erano il sindaco Michele Saccomanno, l’assessore Serena Missere, il comandante della Polizia Locale Vincenzo Serpentino, il luogotenente della locale stazione dei Carabinieri Corrado Memmi, la coordinatrice del Distretto Socio Sanitario DSS4 Consultorio familiare Fernanda Dell’Atti ed i rappresentanti delle scuole torresi Giovanni Morleo, quale referente dell’Associazione Umana Avventura ente gestore del liceo linguistico e Vito Andrea Mariggiò, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Mazzini.

Tante e molte le riflessioni fra le quali sono emerse le domande, molte dirette ed acute, degli studenti alla signora Garofalo. D’altronde erano proprio i ragazzi i destinatari della iniziativa A.S.C. che oltre al convegno torrese ha voluto mettere in campo una seria di iniziative con il mondo delle scuole del territorio per valorizzare a pieno le riflessioni che la giornata contro la violenza di genere suggerisce. 

In questo senso hanno riscosso notevole successo le iniziative per insegnare i primi elementi di autodifesa personale – Woman Defense - alle ragazze delle scuole medie e superiori di Torre, Erchie e Mesagne vissute proprio in questi giorni grazie alla società sportiva F.C.A. diretta dallo stesso maestro Zanzarella, ed il supporto dei coach Samuele Morleo, Stefano Perrucci, Giuseppe Valente, Chiara De Rinaldis, Gabriele Greco e Angelo Morleo. Lo sport che diventa animatore culturale e sociale. Una missione raggiunta.
 

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