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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Gruppo Dema, riunione a Roma: spiragli incoraggianti per i siti brindisini

Sono stati esposti gli evidenti miglioramenti che il gruppo ha prodotto negli ultimi sei mesi, in termini produttivi e di relazioni con i clienti. Si va verso l'approvazione di una procedura concorsuale

A quasi due mesi dalle notizie sconfortanti per i lavoratori brindisini Dema, un incontro mostra spiragli incoraggianti sul futuro del gruppo, anche in terra di Brindisi. Si legge infatti in una nota della Fim-Cisl Taranto-Brindisi: "In fondo al tunnel si inizia ad intravedere una luce, quale segno di accresciuta speranza sul futuro produttivo ed occupazionale del gruppo Dema. Segnali incoraggianti sono emersi dall’incontro tenutosi ieri (giovedì 7 settembre 2023, ndr) al ministero delle Imprese e del made in Italy, Mimit".

"Abbiamo ascoltato le dichiarazioni dell’amministratore delegato del gruppo Dema - fa sapere l’operatore territoriale di Brindisi della Fim Cisl, Celestino Bruni - che ha descritto, in maniera esaustiva, il percorso sostenuto dall’azienda per poter presentare una procedura concorsuale di gruppo, tale da poter essere approvato dal Tribunale di Napoli. Come da noi appreso, la grave situazione economico-finanziaria in cui versava il gruppo un anno fa, portava inevitabilmente alla costruzione di un piano industriale lacrime e sangue che, come sappiamo, prevede un esubero di personale per il quale è stata prevista la chiusura di uno dei due siti brindisini e il disinteresse verso l’altro".

Dopo l’avvenuta ammissione - nello scorso mese di luglio - del piano concorsuale, ora si apre la fase delle votazioni da parte dei creditori che, qualora dovesse avere esito positivo, porterà all’omologa del piano concordatario. C’è ottimismo in tal senso, in quanto l’intero ammontare della quota economica prevista nel piano concordatario, è stata già accantonata, depositata su un conto vincolato al pagamento dei creditori. Nel corso della riunione, in maniera altrettanto puntuale, sono stati esposti gli evidenti miglioramenti che il gruppo ha prodotto negli ultimi sei mesi, in termini produttivi e di relazioni con i clienti. Confermati i rapporti commerciali con i principali clienti (Leonardo e Airbus) e migliorate, in maniera decisa, le performance produttive che hanno portato ad un calo della cassa integrazione, oggi attestata ad un 25 per cento di gruppo, rispetto al 60 per cento in fase di avvio del concordato.

Relativamente ai due siti brindisini, si registra una cassa integrazione in Dema pari al 20 per cento e in Dar del 40 per cento, dettata da ritardi legati alla filiera di approvvigionamento. Si prevede tuttavia un calo ulteriore del ricorso all’ammortizzatore sociale entro la fine dell’anno. "Alla luce delle dichiarazioni aziendali - aggiunge Celestino Bruni - riteniamo che rispetto ad un anno fa, gli scenari lavorativi siano variati significativamente e continuiamo a misurarci con un piano industriale ormai non più attuale. Con lo sforzo economico da parte della proprietà, infatti, si prevede di poter saldare i debiti entro il primo semestre del 2024.
Condizione quest’ultima che permetterà di uscire dal controllo gestionale da parte del tribunale. Oltre ciò, sono stati stanziati diversi milioni di euro per investimenti vari".

Per la Fim Cisl, come più volte ribadito, è fondamentale riportare al centro del progetto il futuro degli stabilimenti brindisini e, ieri al tavolo, questo concetto è stato espresso in maniera forte e puntuale. "A margine della discussione, possiamo registrare una cauta positività sul sito Dema di Brindisi, poiché è quello che attualmente sta registrando migliori risultati in termini di produttività ed efficienza. Relativamente al sito di Dar - fa notare Celestino Bruni - l’offerta vincolante di acquisizione ricevuta da parte della ditta Italsistemi non porterà necessariamente alla vendita. A seguito dell’omologa da parte del tribunale - che rappresenta una garanzia per l’osservanza dell’accordo raggiunto in sede di mediazione - verrà aperta un’asta per raccogliere altre eventuali manifestazioni di interesse per l’intero gruppo o per parte di esso. In tal senso - ci ha indicato la società - nel corso di questi mesi si è continuato a mantenere i rapporti con partner industriali".

L’incontro si è concluso con l’impegno di aggiornarsi entro la fine di quest’anno, dopo la positiva omologa. "Nel frattempo continueremo a monitorare la situazione, rimanendo vigili perché si possa giungere ad una risoluzione positiva della vertenza in questione. Abbiamo registrato vicinanza da parte del Mimit e della Regione Puglia e crediamo che il contributo di tutti sia fondamentale in tal senso. Ci piacerebbe che anche il Comune di Brindisi - finora latitante quando chiamato in causa - si affianchi in questo percorso, perché questa è una scommessa per l’intero territorio, già gravemente martoriato dalla perdita di numerosi posti di lavoro. Continueremo a non mollare un millimetro - conclude Celestino Bruni - questa battaglia si deve vincere".

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