Il "Carnevale degli animali" apre la stagione concertistica 2015
La stagione concertistica "Brindisi 2015" si aprirà con il celebre Carnevale degli animali (Le carnaval des animaux) di Camille Saint-Saëns, suite zoologica dai toni umoristici e canzonatori la cui comicità sta nei riferimenti satirici e nell'uso di citazioni esplicite di brani o motivi noti. La prima esecuzione privata del brano si tenne in occasione della festività del martedì grasso del 1887, mentre la prima esecuzione pubblica si ebbe nel febbraio 1922, un anno dopo la morte dell'autore, nel rispetto delle sue volontà.
La serie di 14 brani, tutti assai brevi, va dalla solennità della Marcia reale del leone (Introduction et marche royale du lion) al chiocciare di Galline e galli (Poules et coqs), alla corsa frenetica degli asini selvatici o Emioni (Hémiones - animaux véloces), parentesi virtuosistica affidata ai due pianoforti in Presto furioso. L'ironico brano sul tema del celebre Can-can dell'Orfeo all'inferno di Offenbach, adattato all'andatura lenta delle Tartarughe (Tortues), è seguita dal goffo valzer dell'Elefante (L'éléphant), descritto dal timbro grave del contrabbasso, nella citazione del noto tema della Danza delle silfidi di Berlioz.
La suite prosegue con i salti improvvisi dei Canguri (Kangourous), con l'ambiente soave dell'Acquario (Aquarium), il raglio degli asini o Personaggi dalle lunghe orecchie (Personnages à longues oreilles) che allude all'aria saccente dei critici musicali del tempo, i colori e le sensazioni della foresta del Cucù nel bosco (Le coucou au fond des bois) e il rapido volo di uccelli in Voliera (Volière). Nella serie di animali è anche la divertente parodia della "razza" dei Pianisti (Pianistes), costretti a ore di ripetitivi ed estenuanti esercizi alla tastiera.
Al brioso brano dei Fossili (Fossiles) che prende in giro i critici musicali, spesso vecchi e antiquati, su temi tratti dalla Danza macabra dello stesso Saint-Saëns e dal Barbiere di Siviglia di Rossini, segue il celebre dolcissimo tema del Cigno (Le cygne), esposto dal violoncello. Chiude, e ricapitola l'intero lavoro, l'allegro rondò Finale (Finale) che alterna un nuovo divertente tema alla citazione di temi proposti nei brani precedenti.
Il programma proseguirà con la Suite n. 1 (1915-25), per piccola orchestra, di Igor Stravinskij: Andante, Napolitana, Española e Balalaïka.
Chiuderà la serata Pulcinella, suite per orchestra di Stravinskij, da Giovanni Battista Pergolesi: Sinfonia (Ouverture), Serenata, Scherzino, Allegro e Andantino, Tarantella, Toccata, Gavotta con due variazioni, Vivo, Minuetto - Finale. Soppiantando nel repertorio il balletto originale (del quale ripropone pagine e caratteristiche salienti), la suite da concerto che Stravinsky elaborò nel 1922 e revisionò nel 1949 (con le parti vocali sostituite da brani strumentali) consente di apprezzare le capacità parodistiche del compositore. Pulcinella è tra le più riuscite realizzazioni di quell'idea che l'autore spiegò più avanti: «Credo che l'unico esercizio critico valido debba compiersi nell'arte e per mezzo di essa, vale a dire nel pastiche o nella parodia. Il Baiser de la fée e Pulcinella sono critiche musicali di tale sorta, sebbene siano anche qualcosa di più».
Prossimo appuntamento: Venerdì 20 marzo 2015 - ore 20.00, al convento Santa Chiara, Ensemble di Sassofoni del Conservatorio "Tito Schipa", Alessandro Trianni - direttore