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Sabato, 27 Aprile 2024
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Rapporto "Città green": Brindisi 69esima, due posizioni sotto Taranto

Terzo tra quelli pugliesi, risultato per niente edificante per il capoluogo adriatico in un quadro nazionale non idilliaco

BRINDISI - È stata pubblicata oggi (23 ottobre) la trentesima edizione del rapporto Ecosistema Urbano ideato e realizzato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ore. Il progetto propone annualmente una classifica nazionale sullo stato di salute ambientale delle città italiane. 

I parametri presi in considerazione sono 19 e prevedono l’assegnazione di un punteggio massimo teorico di 100 punti, costruito caso per caso sulla base di obiettivi ambientali. I punteggi assegnati per ciascun indicatore identificano il tasso di sostenibilità della città reale rispetto a una città ideale. 

Brindisi si posiziona nella seconda parte della graduatoria al 69 posto su 105 capoluoghi di provincia, con un punteggio di sostenibilità ambientale che si attesta al 51,83%. Primeggia Trento (85,86%), seguita da Mantova (82%) e Pordenone (81,41%). Appena sotto il podio, si posizionano Treviso, Reggio Emilia e La Spezia. Cosenza (73,61%), settima e prima città del Sud Italia, anticipa le altre componenti della top 10: Forlì, Bolzano e Belluno. 

Catania e Palermo chiudono la classifica insieme a pari punti (20,86%), appena precedute da un'altra siciliana, Caltanissetta (34,82%). 

Rimanendo nei confini regionali, Taranto (67esima, 52,87%) si posiziona due gradini sopra Brindisi. La città più green della Puglia, al 40esimo posto, è Lecce (60,56%). Molto più male va a Bari (90esima, 44,27%) e Foggia (95esima, 42,71%). Non sono state inserite le tre città della provincia Bat (Barletta, Andria e Trani). 

Conclusioni

Nel complesso, si evidenzia una strada in salita per le città italiane segnate (almeno) negli ultimi trent'anni da una crescita lenta e troppo altalenante e dove le emergenze urbane, nonostante lievi miglioramenti, restano più o meno le stesse: smog, trasporti, spreco idrico, auto circolanti restano, infatti, le questioni più critiche da affrontare. Nessun miglioramento, ad esempio, per il tasso medio di motorizzazione dei comuni capoluogo italiani che si conferma, come trent’anni fa, a livelli tra i più alti d’Europa: 66,6 auto ogni 100 abitanti; è cresciuta la produzione complessiva di rifiuti (passando da una media pro capite di 455 kg/anno del ‘94 a 516 kg/anno nel 2022), e il trasporto pubblico è ancora lontano dalle medie europee ed è passato da 97 viaggi pro capire all’anno nel ’95 ai 65 viaggi pro capire all’anno nel 2022).

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