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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Un'autorità portuale autonoma per Brindisi e il Salento: ok del consiglio comunale

Passa con 29 voti a favore e una sola astensione la mozione proposta da Ercole Saponato (Lega). Disappunto di Marchionna per delle recenti dichiarazioni del presidente di Confindustria: "Sgarbato e inelegante"

BRINDISI – Quasi all’unanimità (29 favorevoli e un solo astenuto), il consiglio comunale di Brindisi si esprime affinché la città di Brindisi possa tornare ad avere una sua autonoma autorità portuale. 

La mozione e l'emendamento di Fdi

La mozione presentata dal consigliere comunale Ercole Saponaro (Lega) impegna il sindaco di Brindisi “a porre la questione della valorizzazione logistica e crocieristica del porto di Brindisi e del Salento in tutti i tavoli istituzionali e ministeriali affinché Brindisi ed il suo territorio di riferimento, possa ritornare ad avere la propria Autorità di Sistema portuale salentina, che possa ridare pari dignità alla nostra città ed al nostro territorio in modo che Brindisi e l’intero Salento possano avere il diritto di autodeterminare le scelte del proprio futuro”. Proprio nei giorni scorsi le associazioni ambientaliste, tramite una lettera aperta inviata al governo nazionale e alle istituzioni territoriali, avevano caldeggiato lo scorporo del porto di Brindisi dall’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico Meridionale.

La proposta di Saponaro ha trovato pieno sostegno da parte dell’opposizione. Alla fine si è compattata anche la maggioranza, nonostante nel corso della discussione sia emerso un distinguo da parte del gruppo di Fratelli d’Italia, che ha presentato un emendamento non condiviso dallo stesso Ercole Saponaro, che avrebbe impegnato il primo cittadino a “monitorare l’evolversi dei processi di riorganizzazione in corso a livello nazionale delle Autorità di sistema portuali”, nell’ottica di favorire l’ipotesi di scorporo del porto di Brindisi dall’attuale Autorità di sistema portuale. L’unica astensione, del resto, è stata proprio quella di un consigliere di Fdi, ossia Cesare Mevoli.

Confronto su Autorità portuale, Enel e Confindustria

Durante il confronto sono stati affrontate le tematiche riguardanti i rapporti con l’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico Meridionale e il futuro del sito di Cerano dopo la dismissione della centrale a Carbone. 

Ancora una volta l’ex sindaco Riccardo Rossi è andato all’attacco del presidente dell’Authority, Ugo Patroni Griffi. “Qualcuno - ha affermato il consigliere comunale (Bbc – Alleanza Verdi/sinistra) sta lavorando in maniera ben chiara per rendere Brindisi un porticciolo”. Rossi si oppone all’idea di futuri insediamenti manifatturieri sulle banchine. “Patroni Griffi – dichiara - ha delle idee di sviluppo del porto di Brindisi non compatibili con la città di Brindisi. Stabiliamo un punto e manteniamolo. Lo dobbiamo ai cittadini di Brindisi”.

Di analogo tenore sono le considerazioni di Ercole Saponaro. “Oggi che abbiamo un governo nostro e abbiamo parlamentarti che ci rappresentano  - afferma il capogruppo della Lega - dobbiamo farci rispettare. Non possiamo essere coloro i quali ci facciamo calare le decisioni dall’alto. E’ giusto che diamo un segnale”. 

Oltre a Patroni Griffi, viene più volte menzionato il presidente di Confindustria Brindisi, Gabriele Lippolis Menotti. Il capogruppo del Pd, Francesco Cannalire, esprime disappunto per delle dichiarazioni in cui il massimo esponente dell’associazione datoriale sulla scarsa conoscenza da parte di “qualche consigliere comunale” di “cosa avviene nelle aree portuali e industriali della città”. E poi rivolgendosi al sindaco, in occasione di un incontro pubblico, Lippolis avrebbe aggiunto: “Le nostre imprese sono disponibili ad accogliere i nostri politici per raccontargli cosa accade in città”.

Sulla scorta di tali esternazioni, Cannalire ha chiesto ufficialmente al presidente del consiglio Gabriele Antonino e al sindaco di fare una lettera di protesta al presidente di COnfindutria, in quanto le sue considerazioni avrebbero esternato i pareri e le prese di posizione del consiglio comunale. Duro anche Riccardo Rossi: “Lippolis – afferma l’ex sindaco - non si intrometta sulle scelte del consiglio comunale: non gli competono”.

E un passaggio sulle dichiarazioni di Lippolis lo fa anche Marchionna: “Credo anche io - afferma il sindaco - che Lippolis sia stato sgarbato e inelegante. La sua è stata una frase molto infelice. Magari possiamo invitare lui qui a vedere come affrontiamo i nostri problemi”. 

Marchionna: "Enel non può andare via impunemente"

Poi il primo cittadino pone l’accento sull’orgoglio della brindisinità. “L’istinto - afferma perentorio - sarà sempre di difenderlo fino alla morte. Se Enel pensa di poter impunemente andare via senza mostrare il minimo interesse verso il futuro di questa città, ha sbagliato i conti. Io chiederò al governo che venga spenga la centrale di Brindisi, che venga smontato l’impianto e vengano bonificati i terreni su cui sono stati organizzati i lavori e la presenza di Enel negli ultimi 40 anni”.

“Voto a favore della mozione – afferma ancora Marchionna - per il semplice motivo che propone un tema di riflessione e di impegno anche al governo nazionale rispetto alle questioni che attengono questa città. Ponendo il problema della possibilità dell’autonomia gestionale del porto ne voglio porre un altro contemporaneamente: quello che questa capacità di autodeterminazione debba valere in tutti gli altri ambiti (Enel, Versalis e altri ancora, ndr) nei quali il governo può dire una parola decisiva. 
 

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