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“Non mi candido a Governatore”

BARI - “Corsa alla successione di Vendola? Non voglio e non posso essere candidato governatore della Puglia”. Lo ha dichiarato Gianrico Caroflgio, scrittore, ex magistrato, senatore del Pd in un'intervista a “La Repubblica”. Quanti intravedevano nell’ex sostituto procuratore barese una possibile alternativa rispetto alla stella cadente di Michele Emiliano, sono rimasti evidentemente delusi. Carofiglio spiega così il suo no, a prescindere: “Non sono un amministratore. Sono entrato in Parlamento per dare un contributo d'idee. Altro è un lavoro totalizzante come il governatore di una Regione. Non ne sarei capace.

BARI - “Corsa alla successione di Vendola? Non voglio e non posso essere candidato governatore della Puglia”. Lo ha dichiarato Gianrico Caroflgio, scrittore, ex magistrato, senatore del Pd in un'intervista a “La Repubblica”. Quanti intravedevano nell’ex sostituto procuratore barese una possibile alternativa rispetto alla stella cadente di Michele Emiliano, sono rimasti evidentemente delusi. Carofiglio spiega così il suo no, a prescindere: “Non sono un amministratore. Sono entrato in Parlamento per dare un contributo d'idee. Altro è un lavoro totalizzante come il governatore di una Regione. Non ne sarei capace.

Carofiglio spiega di aver ricevuto più richieste di candidatur, affermando, inoltre, che “è ovvio” che il “non posso” è riferito al fatto che uno dei due pm dell'inchiesta sul gruppo Degennaro si chiama Francesca Romana Pirelli ed è sua moglie.

Carofiglio si è quindi espresso sul caso Degennaro affermando che “è una storia italiana, non locale. Bari ci mette in più quel tratto di esibizionismo della città, se vogliamo di colore, le cozze pelose, gli spigoloni. Oltre questi particolari gustosi ma irrilevanti, c'è la fotografia del livello raggiunto dai conflitti di interesse, una vicinanza fra politica e affari vissuta ormai come normale, anche dalla buona politica. Che male c'è? Lo fanno tutti. La verità è che si sta perdendo un'altra occasione fra tutti, destra e sinistra, il problema colossale del conflitto d'interessi. Anche adesso che Berlusconi non è in grado di porre veti e la presenza del governo Monti offre un'occasione straordinaria per riformare la politica”.

A proposito dell'uscita dalla Regione di Vendola dell'anno prossimo e il poco successo di Emiliano nei sondaggi, Carofiglio ha dichiarato che la fine della cosiddetta primavera barese sarebbe triste, perché alla fine Bari e la Puglia sono migliorate: “Fra passi avanti e retromarce, la somma algebrica rimane positiva. Forse cade soltanto l'illusione che certe conquiste fossero acquisite. Bari è una città che è andata avanti remando contro la corrente, basta riposarsi un momento per venire risucchiati indietro”.

Secondo Carofiglio, quello che non ha funzionato nella primavera barese è “il leaderismo come soluzione alla crisi dei partiti. Il personalismo, il narcisismo, tutte forme di una fondamentale immaturità della classe dirigente”. “La verità - prosegue - è che si sta perdendo un'altra occasione per discutere fra tutti, destra e sinistra, il problema colossale del conflitto d'interessi. Anche adesso che Berlusconi non è più in grado di porre veti e la presenza del governo Monti offre un'occasione straordinaria per riformare la politica”.

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