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Consales fa chiarezza sull'Imu

BRINDISI - Dopo aver incassato le critiche, da destra e da sinistra, sulla decisione di aumentare l'Imu sulla seconda casa, il sindaco Mimmo Consales passa al contrattacco e parla di strumentalizzazioni: «Il Comune di Brindisi continua a mantenere l’aliquota dell’IMU sulla prima casa allo 0,40, e cioè tra le più basse d’Italia, e chi oggi contesta la nostra decisione di aumentare quella sulla seconda casa omette di dire che, così come riportato stamani dal Sole 24 Ore, ci sono ben 89 capoluoghi di provincia su 100 che hanno aumentato tale aliquota e molti di questi l’hanno portata al massimo consentito per legge, cioè tre punti in più».

BRINDISI - Dopo aver incassato le critiche, da destra e da sinistra, sulla decisione di aumentare l'Imu sulla seconda casa, il sindaco Mimmo Consales passa al contrattacco e parla di strumentalizzazioni: «Il Comune di Brindisi continua a mantenere l’aliquota dell’Imusulla prima casa allo 0,40, e cioè tra le più basse d’Italia, e chi oggi contesta la nostra decisione di aumentare quella sulla seconda casa omette di dire che, così come riportato stamani dal Sole 24 Ore, ci sono ben 89 capoluoghi di provincia su 100 che hanno aumentato tale aliquota e molti di questi l’hanno portata al massimo consentito per legge, cioè tre punti in più».

Poi Consales spiega perché si è giunti in poche ore alla decisione di aumentare la tassa, decisione criticata dai consiglieri Massimiliano Oggiano e Riccardo Rossi, nonché dal rappresentante del Pd Enzo Albano: «Appena tre giorni fa il ministero ci ha comunicato che introiteremo un milione e mezzo di euro in meno rispetto alle previsioni e quindi si è reso necessario un correttivo in corso d’opera, anche per rispondere alle esigenze di rispetto del Patto di stabilità che la nostra Amministrazione non intende sforare, nonostante la gravissima crisi in cui versa l’intero sistema delle autonomie locali. Chiediamo, insomma, ai proprietari di seconde case un piccolo sacrificio, consapevoli del fatto di aver intrapreso la strada giusta per la lotta all’evasione contributiva e soprattutto per costringere le grandi aziende presenti sul territorio a pagare il dovuto. Abbiamo iniziato dalla realtà più significativa, l’Enel, e nei prossimi giorni traguarderemo un risultato storico per Brindisi, introitando somme più di cinque volte superiori rispetto al passato e soprattutto recuperando le cinque precedenti annualità».

Anche le critiche su sconti concessi all'Enel, dunque, vengono respinti al mittente. E c'è di più, perché il primo cittadino annuncia che «sono partiti accertamenti per verificare le posizioni di tutte le altre grandi realtà industriali presenti nel nostro territorio, così come per gli impianti fotovoltaici. Ci sono tutti i presupposti, insomma, per mettere al riparo il nostro bilancio, in futuro, da conseguenze gravissime per i continui tagli nei trasferimenti dello Stato, con inevitabili tagli di servizi destinati ai cittadini più deboli ed alle famiglie. Ed è volontà di questa Amministrazione alzare al massimo le aliquote anche per le banche e le assicurazioni. Deve pagare di più chi può pagare di più, in maniera tale da permetterci di valutare, già a partire dal prossimo anno, la possibilità di alleggerire la pressione fiscale su anziani e su altre categorie di nostri concittadini».

Consales prende un impegno solenne con i cittadini: «Nei prossimi mesi rivedremo il regolamento nella sua interezza, facendo concorrere alla spesa pubblica i cittadini sulla base della loro capacità contributiva e applicando l’aliquota massima a chi, come le grandi aziende, può permetterselo senza tante difficoltà».

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