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Dimissioni col botto dell'assessora. Ma è "giallo" sulle motivazioni

CEGLIE MESSAPICA - La giunta comunale di Ceglie Messapica cambia volto, ancora una volta. Dopo le dimissioni dell’assessore al Marketing territoriale Cesare Fiorio, testa di serie dell’esecutivo guidato dal sindaco Luigi Caroli, rimette le deleghe all’ambiente e alla pubblica istruzione l’assessore (ex) Marta Gasparro. La differenza fra l’uno e l’altro caso è di sostanza. Fiorio ha rinunciato per incompatibilità con il ruolo nel consiglio d’amministrazione della Rai, e comunque si appresta a diventare presidente della Fondazione Dieta Mediterranea, confermando dunque l’impegno nei confronti della patria d’adozione, l’ingegnere cegliese ha mollato col botto.

CEGLIE MESSAPICA - La giunta comunale di Ceglie Messapica cambia volto, ancora una volta. Dopo le dimissioni dell’assessore al Marketing territoriale Cesare Fiorio, testa di serie dell’esecutivo guidato dal sindaco Luigi Caroli, rimette le deleghe all’ambiente e alla pubblica istruzione l’assessore (ex) Marta Gasparro. La differenza fra l’uno e l’altro caso è di sostanza. Fiorio ha rinunciato per incompatibilità con il ruolo nel consiglio d’amministrazione della Rai, e comunque si appresta a diventare presidente della Fondazione Dieta Mediterranea, confermando dunque l’impegno nei confronti della patria d’adozione, l’ingegnere cegliese ha mollato col botto.

Marta Gasparro, professionista di razza e testimone di nozze del sindaco Luigi Caroli, ha lasciato sbattendo la porta. Dichiara di non essere più assessore da almeno due mesi, accampando “problemi di carattere strettamente personale”, salvo aggiungere che in quella formula onnicomprensiva ci può entrare di tutto che vale a dire non significa niente. Qualche rigo più sotto Marta Gasparro getta lo scudo, e dichiara: “Denigrare è vile, soprattutto quando si è vuoti e non si possiedono sufficienti argomentazioni con cui ribattere: a maggior ragione quando con la persona a cui lanci l’invettiva hai fatto un pezzo di strada insieme. Mi riferisco ai denigratori di ieri ma soprattutto a quelli di oggi e di domani. Non mi riferisco certamente a chi mi ha voluto accanto in questo breve pezzo di strada insieme, che ringrazio e ringrazierò sempre…”.

Riferimento assai sibillino che l’ex assessora, interpellata, si rifiuta di decriptare. Messaggio nella bottiglia che si somma ad un’altra affermazione. Dopo aver dichiarato che fare l’assessore è una esperienza di vita, Gasparro aggiunge: “Fare l’assessore è un’esperienza che ti forma e che ti cambia, ma soprattutto che ti abilita a distinguere i veri amici dalle sirene che ti incantano e dalle quali devi guardarti le spalle”. La lettera così confezionata, con appendice di ringraziamenti, è stata affidata alle Cronache e cronachette del blogger Stefano Menga che, gentilmente, ha pubblicato, esaurendo così la sua funzione. Per rendere un servizio pubblico invece - l’ultimo del mandato, certamente non l’ultimo da cittadina - l’assessora farebbe bene a svelare quali siano le sirene alle quali fa riferimento.

Pubblica evidenza meriterebbero le vicende che l’hanno portata alle dimissioni soprattutto se l’incantamento con il quale qualcuno ha tentato di suggestionarla, sia stato un fatto privatissimo o pubblico, del quale magari anche il sindaco Caroli farebbe bene a tenere conto. Val la pena di sottolineare che Marta Gasparro deteneva una delle deleghe più sensibili, quella all’ambiente, che vuol dire anche gestione dei rifiuti, ambito intorno al quale gli interessi sono altissimi, sempre e ovunque.

Se invece tutto questo non c’entra niente, e le questioni che l’hanno portata al congedo sono davvero un fatto privato farebbe altrettanto bene a sottolinearlo, rasserenando doverosamente i cittadini-elettori che già cianciano di dissidi legati alle assunzioni degli ingegneri comunali e di un fantomatico concorso per geometra. Chiacchiere di paese? Certo è che di faccenda privata non si tratta, come afferma la stessa assessora dimissionaria quando dice che “i problemi di carattere strettamente privato” vogliono dire tutto quindi vogliono dire niente.

Il sindaco Caroli che dimostra d’essere uomo d’azione, dopo aver tentato invano di far rientrare la crisi – pubblica o privata – è passato oltre. Pronta la successione sia a Florio che a Gasparro, con rimpasto delle deleghe. Ha già preso posto in esecutivo l’ingegnere, dirigente dei vigili del fuoco di Brindisi, Lorenzo Elia. Le deleghe saranno quelle che erano state di Cesare Fiorio, ma a quanto pare l’idea è quella di affidare al quotato professionista anche la Nettezza urbana e la Polizia municipale.

Il posto di Gasbarro invece – si dice, si mormora – potrebbe essere occupato da una giovanissima professionista, l’architetto Emanuela Gervasi, le trattative per il reclutamento sono in corso.

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