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Ferrarese non vuole il palazzetto nuovo: "Il Comune ampli quello vecchio"

BRINDISI – La notizia è clamorosa, e sicuramente inaspettata. All’indomani dell’annuncio ufficiale del Comune circa il progetto di un nuovo palazzetto dello sport, è proprio il patron della New Basket Massimo Ferrarese a chiedere all’Amministrazione di ripensarci, desistendo dall’idea di creare un palazzetto da 10 milioni di euro, e di limitarsi invece ad ampliare subito il Palapentassuglia, così da ricavare altri 1500 posti circa, permettendo così alla squadra di giocare a Brindisi anche l’anno prossimo, anche in caso di promozione in A/1.

BRINDISI – La notizia è clamorosa, e sicuramente inaspettata. All’indomani dell’annuncio ufficiale del Comune circa il progetto di un nuovo palazzetto dello sport, è proprio il patron della New Basket Massimo Ferrarese a chiedere all’amministrazione di ripensarci, desistendo dall’idea di creare un palazzetto da 10 milioni di euro, e di limitarsi invece ad ampliare subito il Palapentassuglia, così da ricavare altri 1500 posti circa, permettendo così alla squadra di giocare a Brindisi anche l’anno prossimo, anche in caso di promozione in A/1.

La telenovela-palazzetto, insomma, si arricchisce di un nuovo capitolo, e soprattutto quando ormai, con l’annuncio del progetto, sembrava che si potesse già pensare alla fase operativa del nuovo impianto, così come previsto nel piano di rigenerazione urbana, che comprende proprio la Cittadella dello Sport.

A preoccupare il patron, stavolta non in veste di presidente della Provincia, è infatti la certezza che Brindisi non possa usufruire di una deroga dalla Lega per giocare in casa l’anno prossimo. Al di là delle richieste comunque assicurate dal Comune e al di là degli “aficionados” che sarebbero disposti ad affrontare non solo le trasferte tradizionali, ma anche quelle a Bari per le partite casalinghe, i timori legati ad un raffreddamento degli entusiasmi cestistici sembrano tutt’altro che infondati.

In questo modo, il rischio – conti alla mano – è che la società perda l’apporto (non solo morale) dei tifosi proprio sul più bello, al momento cioè dell’ascesa in A/1. Questa mattina, il patron Ferrarese si è recato presso il Palapentassuglia assieme ad alcuni tecnici della sua azienda – la Prefabbricati Pugliesi – e ha potuto appurare assieme a loro che, sì, un ampliamento al palazzetto esistente è possibile. Un allargamento delle tribune di altri 1000-1500 posti potrebbe essere realizzato, e in tempi brevi. Tanto da rendere pronto il palazzetto “ritoccato” già per l’inizio della prossima stagione. Senza bisogno di deroghe, visto che il palazzetto potrà vantare quei 3500 posti richiesti per l’omologazione in A/1.

Ma ad un’amministrazione comunale che già sta affrontando la significativa spesa di dieci milioni di euro per costruire un palazzetto nuovo, si può chiedere un sacrificio in più, con altri esborsi per un ampliamento? Assolutamente no. Per questo motivo, pur ringraziando per la disponibilità, Ferrarese chiede al Comune di abbandonare il progetto di un palasport nuovo di zecca, e di provvedere ad un lavoro peraltro anche più economico, modificando l’impianto esistente.

Dall’amministrazione però fanno già sapere che non se ne parla proprio, che il progetto va avanti “con o senza il parere di Ferrarese”, visto che l’idea dell’impianto, come detto anche giovedì a Palazzo Nervegna, era sorta anche per offrire alla città una struttura attrezzata, in grado di ospitare anche grandi eventi artistici. Non solo il basket. Ma è proprio sulla pallacanestro che ora rischia di scoppiare un caso che, tanto per cambiare, può nascondere – a seconda di come lo si voglia interpretare – connotazioni politiche.

Senza considerare che i maligni ne approfitteranno per ritenere che Ferrarese possa avere ora un motivo in più per uscire definitivamente dall’Enel Basket. La partita, per restare nel gergo sportivo, è ancora molto lunga.

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