rotate-mobile
Politica

Il Pd propone patto sull'urbanistica

BRINDISI - Per la discussione e l'adozione del Documento programmatico preliminare al nuovo Piano urbanistico generale di Brindisi non si tirerà indietro il Partito democratico, pronto alla discussione e al confronto fissati per la seduta consiliare del 25 agosto, l'ultima prima dello scioglimento dovuto alle odierne dimisioni del sindaco Domenico Mennitti.

BRINDISI - Per la discussione e l'adozione del Documento programmatico preliminare al nuovo Piano urbanistico generale di Brindisi non si tirerà indietro il Partito democratico, pronto alla discussione e al confronto fissati per la seduta consiliare del 25 agosto, l'ultima prima dello scioglimento dovuto alle odierne dimissioni del sindaco Domenico Mennitti.

C'è un lungo documento diffuso nella tarda mattinata, firmato dal segretario cittadino Antonio Elefante e dall'architetto Carlo Faccini, componente della segreteria del Pd brindisino, in cui viene anticipata la posizione che il partito assumerà: "Il Partito Democratico esprime una valutazione di condivisione sui principi generali, apprezzamento e soddisfazione viene manifestato per il recepimento di indicazioni e valutazioni profonde, condivise e riportate nel DPP, enunciate dal PD di Brindisi nel convegno del 29 aprile 2011, alla presenza dell’assessore all’urbanistica regionale prof.ssa Angela Barbanente", comincia la nota.

"E’ evidente che  il contributo  del PD, è stato ritenuto importante per lungimiranza in  una visione futuristica della città integrata, in considerazione del bisogno di ripensare e programmare il proprio futuro attraverso scelte importanti e coraggiose sia in merito alla qualità ed alla salvaguardia dell’ambiente  che all’ affermazione di città industriale basata su un nuovo modello di sviluppo,  che indichi una strada diversa da quella percorsa fino ad ora. E’ indispensabile - sottolinea il Pd, riconoscendosi nelle linee generali del Documento programmatico preliminare - che la Politica assuma un ruolo fondamentale e soprattutto di responsabilità,  scevro da interessi personalistici e di basso profilo,  per ridare dignità ad una città che mostra tutti gli effetti negativi di scelte sbagliate nel passato".

Ma ci sono varie esigenze con cui bisognerà misurarsi affinchè sia il Documento Programmatico che il Pug ne tengano conto: "Siamo ancora in una fase iniziale nella quale si è prodotto un lavoro che delinea i  criteri su cui basare la pianificazione del nuovo Pug;  a tale proposito, il PD di Brindisi - chiarisce il documento del comitato cittadino dei Democratici - condivide quanto riportato nello studio del DPP,  ma evidenzia quanto segue fuori da ambiguità e con estrema chiarezza".

Ed ecco le questioni che devono essere rimarcate e meglio definite: "Si attui la chiusura della centrale Brindisi Nord e il recupero delle aree per scopi commerciali, tutto ciò salvaguardando il livello occupazionale; si dica no al rigassificatore a Capobianco; si realizzi il porto industriale energetico a Cerano; è il momento di pensare ad attivare un processo di recupero ambientale, attraverso un monitoraggio quotidiano  e a rilanciare l’intero sistema che guardi ad  investimenti produttivi legati all’alta tecnologia (vedi  il settore della nautica,  aerospaziale, agroalimentare, manifatturiero ecc.)".

"E’ indispensabile  il recupero ed il successivo utilizzo, per logistica ed intermodalità, di enormi aree da bonificare - sostiene il Pd - che vanno inserite nel progetto strategico del nuovo porto  e che, coniugando sviluppo compatibile ed interessi comuni del territorio, creino presupposti di rilancio del sistema integrato Porto-Industria- Commercio. Assolutamente necessaria - con riferimento all'integrazione tra linne urbanistiche per la città e scelte per il porto - appare la risoluzione  delle conflittualità in atto ed il superamento della tradizionale separazione tra Piano Urbanistico e Piano regolatore portuale e il rinsaldare la frattura tra le politiche infrastrutturali e quelle più propriamente urbane e territoriali.  L’ Autorità Portuale collabori fattivamente per giungere alla condivisione di quelli che saranno gli indirizzi della nuova pianificazione urbanistica generale".

La costa e il turismo, con un esplicito riferimento non solo al recupero del complesso di Acque Chiare, ma al suo utilizzo come volano: "Si creino concrete condizioni di sviluppo turistico, attraverso un progetto  viario importante  ed affascinante,  magari  un’ elegante e polifunzionale 'promenade', lungo la costa nord a partire dalla zona Sciaia,  che possa diventare asse infrastrutturale portante per  investimenti turistico-alberghieri e residenziali compatibili con l’assetto idrogeologico, morfologico e paesaggistico. In questo va considerato  il recupero del complesso turistico-residenziale  Acque Chiare come volano per lo sviluppo di un settore carente sul piano progettuale e qualitativo".

"In merito alla mobilità ed all’assetto viario,  sarà di primaria importanza - ritiene il Pd di Brindisi - eliminare due elementi infrastrutturali che nel tempo hanno determinato fisicamente la divisione di grandi porzioni della città, ovverosia la linea ferroviaria e la tangenziale LE-BA. Si può prevedere semmai di interrare parte della linea ferroviaria urbana e progettare una nuova tangenziale che avvolga l’intero comparto urbano da NORD a SUD,  per  sancire il ruolo di città capoluogo e di riferimento nodale per il Salento".

Infine le politiche per le periferie: " Fondamentale sarà ridurre le distanze  esistenti tra i quartieri periferici, tra questi la frazione di Tuturano, e degli stessi con le aree  centrali. E’soprattutto in queste aree che bisogna riportare la presenza delle istituzioni e la solidarietà sociale,  superando le divisioni fisiche e, attraverso  il recupero delle parti più a rischio e degradate, realizzare strutture sociali e di supporto alle famiglie, ai giovani ed agli anziani.  Si dovrà migliorare la qualità della vita con interventi mirati alla riqualificazione degli edifici fatiscenti e delle aree verdi e,  grazie ad un piano capace di  aumentare l’offerta di  Edilizia Residenziale Sociale, si darà dignità a chi ha necessità di una casa".

Su questo il Pd è pronto ad un atteggiamento aperto all'adozione del Documento programmatico preliminare, indipendentemente dalle varie spinte ed interessi interni alla maggioranza. In parole più chiare, il Pd cittadino crede che si debba realizzare attorno all'adozione del DPP ed al suo miglioramento un patto tra chi vuole davvero garantire un futuro di sviluppo a Brindisi, fondato su una migliore qualità della vita e su solide garanzie di sicurezza e tutela dell'ambiente: "In questa direzione, al di là delle diverse posizioni della maggioranza in riferimento al DPP, il Partito Democratico della città di Brindisi - conclude infatti la nota - si pone con grande apertura all’adozione del DPP, che sarà discusso in Consiglio Comunale il 25 pv., nell’interesse del patrimonio comune, del territorio e della sua gente affinché il tutto non rimanga un libro dei sogni da utilizzare in un’apparente periodo di campagna elettorale".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il Pd propone patto sull'urbanistica

BrindisiReport è in caricamento