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Autorità portuale, scontro D'Attis-Consales

BRINDISI - Il capogruppo del Pdl Mauro D'Attis attacca il sindaco Consales: «Non doveva raccomandare nessuno alla carica di segretario generale dell'Autorità portuale». Il sindaco ribatte: «Faccio tutto alla luce del sole. So che questo modo di fare non vi appartiene»·

BRINDISI - A margine della nomina di Manlio Guadagnuolo a segretario generale dell’Autorità portuale, si registra un furibondo scontro tra Mauro D’Attis (Pdl) ed il sindaco Mimmo Consales, che viene accusato di aver raccomandato un altro candidato alla poltrona ben remunerata (145.000 euro l’anno, più 15.000 di “premio”).

Nei giorni scorsi il primo cittadino aveva dichiarato di non essere d’accordo con la decisione del presidente Hercules Haralambides sulla nomina di Guadagnuolo, aggiungendo di aver suggerito un altro nome, che però non era stato preso in considerazione. Consales in ogni caso non si era lamentato della cosa, in quanto “si tratta di una nomina di fiducia del presidente e dunque è giusto che egli decida in completa indipendenza”.

Questa mattina prima Haralambides ha detto che Consales non avrebbe suggerito alcun nome, poi D’Attis ha inviato alle redazioni un comunicato stampa contro la raccomandazione, che a questo punto non si capisce se effettivamente ci sia stata. «Le importanti prerogative del sindaco non comprendono anche il potere dello stesso di sostenere candidature di aspiranti alla carica di Segretario generale, peraltro sottoscrivendo “lettere di accredito in favore di un candidato autorevole”».

Il capogruppo del Pdl in Consiglio comunale giudica gravissimo il gesto di Consales, «sotto il profilo morale, oltre che politico: Qui non è in ballo la designazione di un rappresentante del Comune in enti ed istituzioni. Si tratta di una nomina delicata ed importante, su cui già si registra una gestione lacunosa, e per la quale ci si sarebbe aspettati un intervento del sindaco, finalizzato a reclamare trasparenza e legalità, mentre ci troviamo di fronte ad una raccomandazione in favore di un soggetto ignoto. Peraltro il Sindaco ammette pubblicamente sul sito istituzionale del Comune di Brindisi tale sua azione, quasi si trattasse di una cosa normale». D’Attis chiude la sua nota augurandosi che «presto, in Consiglio comunale si possa discutere non della nomina ma delle politiche per il porto e per la città».

La risposta di Consales è appena giunta in redazione: «Avrei voluto evitare l’ennesima polemica con Mauro D’Attis, tanto più perché la città ha ben altri problemi da affrontare rispetto alle necessità del leader dell’opposizione di centro destra di procurarsi visibilità politica. Ed avrei fatto tranquillamente a meno di occuparmi anche delle vicende dell’ente portuale, se non si corresse il rischio di vedere affossare ancora di più un porto che tutti siamo d’accordo nel considerare la vera risorsa economica della città di Brindisi».

Poi il sindaco entra nel merito della questione: «Il chiarimento sulla nomina del segretario generale si è reso necessario perché da più parti si afferma ormai da giorni che la candidatura del dottor Manlio Guadagnolo gode anche del sostegno del sottoscritto. Ho chiarito che non è assolutamente così e che la prerogativa di nomina spetta al presidente Haralambides, che ha tutto il diritto di scegliersi un segretario che viaggi in sintonia con la sua idea di porto. La mia lettera di accredito figura semplicemente nelle credenziali presentate da un altro candidato che personalmente reputo meritevole di considerazione per la sua grande esperienza in materia portuale e per l’attività svolta sino ad oggi presso altri scali".

"Cosa ci vede di male D’Attis, anche sulla base del fatto che tutto questo è accaduto alla luce del sole? Certo, mi rendo conto che questo modo di operare non fa parte delle ‘normali’ operazioni portate a termine dal centrodestra in tutti questi anni, con nomine frutto della più becera lottizzazione. Se così non fosse probabilmente D’Attis e soci non ci avrebbero propinato presidenti e segretari che hanno segnato la morte clinica del porto di Brindisi. Quindi all’ex vice sindaco suggerisco di lasciar perdere richiami alla moralità in quanto non ha le credenziali giuste per farli, anche per le scelte di tutti questi anni che lui ha condiviso e sottoscritto».

Il sindaco ne approfitta per tirare le orecchie a D’Attis anche sulle sue recenti critiche al bando per la nomina di dirigenti comunali: «Anche in quel caso ha parlato di ‘trasparenza’ che verrebbe meno in questa procedura. Spieghi ai brindisini, invece, il perché per lunghi sette anni il centrodestra ha proceduto soltanto con nomine dirette, bypassando qualsiasi forma di selezione pubblica e guardando solo a non scontentare nessuno».

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