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Provincia, salta la revoca delle nomine all'Asi: 9 assenti nella maggioranza

BRINDISI - Salta la revoca della delibera che nominata tre rappresentanti della Provincia in seno all’assemblea del Consorzio Asi, adempimento obbligato stante – come ha rilevato la Regione Puglia – la non corrispondenza alla nuova normativa in materia varata a suo tempo dal consiglio di via Capruzzi, in riforma della vecchia legge sulla gestione delle zone industriali. E salta per mancanza del numero legale: ben nove membri della maggioranza (4 del Pd) hanno disertato l’aula di Palazzo De Leo nel momento cruciale. Ora, le designazioni, che devono essere una per gli enti preposti, vale a dire i Comuni di Brindisi, Francavilla Fontana, Fasano e Ostuni, più Camera di Commercio e Provincia, appunto, devono pervenire entro la fine di aprile. Hanno già provveduto quasi tutti, basta un decreto presidenziale o sindacale. Ma va revocata la precedente designazione. Che farà adesso Massimo Ferrarese?

BRINDISI - Salta la revoca della delibera che nominata tre rappresentanti della Provincia in seno all’assemblea del Consorzio Asi, adempimento obbligato stante – come ha rilevato la Regione Puglia – la non corrispondenza alla nuova normativa in materia varata a suo tempo dal consiglio di via Capruzzi, in riforma della vecchia legge sulla gestione delle zone industriali. E salta per mancanza del numero legale: ben nove membri della maggioranza (4 del Pd) hanno disertato l’aula di Palazzo De Leo nel momento cruciale. Ora, le designazioni, che devono essere una per gli enti preposti, vale a dire i Comuni di Brindisi, Francavilla Fontana, Fasano e Ostuni, più Camera di Commercio e Provincia, appunto, devono pervenire entro la fine di aprile. Hanno già provveduto quasi tutti, basta un decreto presidenziale o sindacale. Ma va revocata la precedente designazione. Che farà adesso Massimo Ferrarese?

on si è trattato certo di una casualità. E proprio su questo gioca l’opposizione composta dai gruppi Pdl e Puglia prima di tutto. “A furia di fare una nevrotica campagna acquisti, la coalizione che sostiene il presidente Ferrarese, è entrata in uno stato confusionale senza precedenti. Infatti – affermano le opposizioni in un comunicato - sul punto all'ordine del giorno della revoca delle nomine del Consorzio Asi, argomento sul quale il presidente Ferrarese ha messo la faccia arrivando persino ad espellere un consigliere provinciale del suo gruppo (Miglietta, ndr), reo di non obbedire alla politica del signorsì, abbiamo assistito all'implosione della maggioranza che ha determinato la mancanza del numero legale e l'inglorioso scioglimento della seduta”.

“A ciò si aggiunga il voto contrario annunciato sin dall'inizio della seduta – rincara la dose l’opposizione - dal presidente del consiglio Nicola Massari che in aperto dissenso col la sua maggioranza ha sostenuto anche giuridicamente il documento presentato dal consigliere del Pdl, Italo Guadalupi. Di fatto aver creato una maggioranza diversa da quella eletta dai cittadini raccogliendo transfughi di ogni tipo ha talmente snaturato la coalizione che è bastata una semplice assenza del presidente Ferrarese per assistere ad un fuggi fuggi indecoroso con ben nove assenti tra le file della maggioranza. E' evidente che il non aver affrontato la verifica richiesta da quello che era il maggior partito della coalizione ha dato il via alla notte dei lunghi coltelli”. Il riferimento è al Pd.

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