Il cammino di don Tonino Bello: itinerario fra i luoghi secolari di Puglia
Per la provincia di Brindisi sono coinvolti i Comuni di Ceglie Messapica, San Vito dei Normanni, Mesagne, San Pietro Vernotico e Torchiarolo
Chi si mette in cammino solitamente non ha una ragione ben precisa. Il cammino è scoperta ed è solo proseguendo che si può scoprire la meta.
Oggi vi parliamo di un percorso che si sviluppa per oltre 400 km, tocca 9 diocesi e ben 32 città pugliesi, e conduce i pellegrini, a piedi o in bici, alla scoperta dei territori più belli e caratteristici della Puglia. Un cammino che desidera mettere in contatto le persone con la natura, i paesaggi, l’arte e le tradizioni del territorio regionale: è il Cammino di don Tonino.
Il Cammino di don Tonino è un itinerario che si dirama nella parte interna della Puglia. Partendo dal Nord Barese, attraversando la Valle d’Itria, raggiunge il Salento, terra di origine del Servo di Dio. Il paesaggio tipico è costituito da grandi piantagioni di uliveti e vigneti, ma si incontrano anche zone di seminativo e piccoli boschi.
Mettersi in cammino spinge a guardarsi dentro a guardare oltre, ad incontrare l’altro e a ritrovare l’Altro.
Il Cammino di don Tonino, accessibile a partire dall’estate 2020, si sviluppa lungo oltre 400 chilometri, che da Molfetta – città che accolse l’episcopato del vescovo salentino – raggiungono la sua tomba ad Alessano, per proseguire sino al Santuario di Santa Maria di Leuca.
Un percorso che toccando 9 diocesi e ben 33 città pugliesi, conduce pellegrini, a piedi o in bici, alla scoperta dei territori più belli e caratteristici della Puglia. Un cammino che desidera mettere in contatto le persone con la natura, i paesaggi, l’arte e le tradizioni del territorio regionale.
Il Cammino di don Tonino è ideato dalla Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi e sostenuto dal Dipartimento Turismo e Cultura della Regione Puglia attraverso il Fondo Speciale Cultura 2019.
Obiettivo principale di quest’esperienza è quello di promuovere e far conoscere la figura di don Tonino Bello, quale sacerdote e vescovo, ma al contempo come uomo della strada, narrando la sua vita attraverso la costruzione di un itinerario che permetta di vivere la dimensione della contemplattività, tanto cara al Servo di Dio.
Le tappe
Molfetta – Ruvo di Puglia, Comunità C.A.S.A.
La prima tappa del Cammino parte dal centro di Molfetta, il cui porto ha come sfondo il Duomo medievale di San Corrado con le cupole in asse e le due alte torri…
Km da percorrere: 21,06 km
Difficoltà: media
Comunità C.A.S.A. – Borgo di Sovereto – Terlizzi
Lasciata la Comunità C.A.S.A., percorriamo un tratto dell’antica Via Appia-Traiana per raggiungere il Complesso monastico medievale di Santa Maria di Cesano, lo storico borgo di Sovereto, e Terlizzi…
Km da percorrere: 21,25 km
Difficoltà: media
Terlizzi – Giovinazzo
Questa tappa attraversa il “Percorso delle Chiese e delle Architetture Rurali” per giungere a Giovinazzo, antica città, su una penisola circondata da mura a picco sul mare….
Km da percorrere: 16,98 km
Difficoltà: media
Giovinazzo – Santo Spirito – Bari
Attraversiamo una parte del litorale sino a Bari. La città ha una storia millenaria, a lungo contesa tra varie popolazioni che ambivano al suo porto, punto privilegiato di imbarco per la Terra Santa.
Km da percorrere: 22,9
Difficoltà: media
Bari – Capurso – Noicattaro – Rutigliano
Lasciamo Bari per giungere a Capurso, piccola cittadina famosa per il Santuario dedicato alla Madonna del Pozzo. proseguiamo nelle campagne e, attraversando la città di Noicattaro, giungiamo a Rutigliano, caratterizzata dalla produzione di fischietti in terracotta e dalla presenza sul territorio di pastifici di fama internazionale.
Km da percorrere: 21,82 km
Difficoltà: media
Rutigliano – Conversano – Castellana Grotte
Camminando fra gli ulivi secolari, scopriamo il laghetto di Sassano fino a raggiungere Conversano, luogo di residenza dei Conti Acquaviva d’Aragona, col suo magnifico castello, e poi Castellana con le sue meravigliose Grotte. Scoperte nel 1938 dallo speleologo Franco Anelli, sono una delle “Meraviglie di Puglia” più note al mondo
Km da percorrere: 27,21
Difficoltà: media
Castellana – Putignano – Abbazia Benedettina di Noci
Lasciamo Castellana Grotte per passare attraverso Putignano, nota in tutta Italia per il suo Carnevale. Giunti a Noci, la tappa si conclude presso la splendida Abbazia Benedettina della Madonna della Scala.
Km da percorrere: 21,82 km
Difficoltà: media
Abbazia Benedettina – Noci – Alberobello
Attraversiamo la rigogliosa Valle d’Itria, con i suoi caratteristici trulli. Meta finale è la città simbolo di questa struttura architettonica, Alberobello, divenuta patrimonio UNESCO. Qui ammireremo la più grande concentrazione di trulli che caratterizza due quartieri e Sant’Antonio da Padova.
Km da percorrere: 19,70
Difficoltà: media
Alberobello – Martina Franca
Lasciata Alberobello, camminando fra uliveti e muretti a secco, giungiamo nell’elegantissima Martina Franca, città nota per l’architettura barocca e per il festival musicale della Valle d’Itria.
Km da percorrere: 19,94 km
Difficoltà: media
Martina Franca – Ceglie Messapica
Da Martina Franca, attraversando il caratteristico percorso cicloturistico dell’Acquedotto Pugliese, si raggiunge Ceglie Messapica. Qui fa bella mostra di sé il Castello Ducale con il suo torrione normanno risalente all’XI secolo.
Km da percorrere: 22,62 km
Difficoltà: media
Ceglie Messapica – San Vito dei Normanni
Lasciamo Ceglie Messapica per raggiungere San Vito dei Normanni, piccola cittadina di origine molto antica, legata al normanno Beomondo d’Altavilla.
Lunghezza: 21,46 km
Km da percorrere:
Ore di cammino:
San Vito dei Normanni – Mesagne
Il Cammino riparte da San Vito dei Normanni, dove la Basilica di Santa Maria della Vittoria, eretta dopo la battaglia di Lepanto, domina la piazza antistante. Il percorso attraversa uliveti e campi di grano, per arrivare a Mesagne, con la Chiesa Matrice, ricca di sculture.
Km da percorrere: 21,82 km
Difficoltà: media
Mesagne – San Pietro Vernotico – Torchiarolo
Il Cammino riparte da San Vito dei Normanni, dove la Basilica di Santa Maria della Vittoria, eretta dopo la battaglia di Lepanto, domina la piazza antistante. Il percorso attraversa uliveti e campi di grano, per arrivare a Mesagne, con la Chiesa Matrice, ricca di sculture.
Km da percorrere: 30,16 km
Difficoltà: media
Torchiarolo – Surbo – Lecce
Lungo la Via Francigena del Sud arriviamo alla bellissima Abbazia di Santa Maria di Cerrate e infine a Surbo. Proseguendo giungiamo a Lecce, città barocca per eccellenza, in cui convivono una molteplicità di stili architettonici, dall’età romana al Novecento. Lecce è nota anche per la tradizione artistica legata alla lavorazione della cartapesta.
Km da percorrere: 23,19 km
Difficoltà: media
Lecce – San Donato – Sternatia – Soleto – Galatina
Lasciamo Lecce e percorrendo la Via Francigena – Leucadense visitiamo San Donato di Lecce, città della Valle della Cupa, Sternatia con il Convento dei Domenicani dai frantoi ipogei, Soleto con la bellissima Chiesa di Santo Stefano, e Galatina, con la splendida chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, interamente ricoperta da affreschi tardo medievali che per qualità sono secondi solo alla Basilica di San Francesco di Assisi.
Km da percorrere: km 28,03
Difficoltà: media
Galatina – Cutrofiano – Ruffano
Da Galatina, bellissima città d’arte raggiungiamo prima Cutrofiano, uno dei maggiori centri di produzione ceramica del Salento, poi Ruffano, attraversando la selva di Supersano, un tratto unico lungo tutto il Cammino, caratterizzato da una rigogliosa vegetazione.
Km da percorrere: km 29,29
Difficoltà: media
Ruffano – Specchia – Tricase – Alessano
Questa tappa raggiunge la meta spirituale di questo Cammino. Parte da Ruffano e, incrociando il percorso della Via Francigena – Leucadense, giunge a Specchia, comune salentino menzionato tra i Borghi più belli d’Italia, poi Tricase, dove strade, piazze e chiese sono testimonianze vive della presenza e dell’amorevole servizio di don Tonino Bello. Fino a raggiungere Alessano, dove è sepolto don Tonino Bello.
Km da percorrere: km 26,58
Difficoltà: media
Alessano – Santa Maria di Leuca
Dopo un lungo percorso, arriviamo al Santuario di Santa Maria de Finibus Terrae. Il santuario è posto sulla punta estrema della Puglia, dove Ionio e Adriatico si uniscono. La costa frastagliata di Leuca rientra nel Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca ed è impreziosita da grotte naturali raggiungibili via mare.
Km da percorrere: 15,6 km
Difficoltà: media