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“Haters”, fuori il nuovo singolo di Maky Ferrari che parla di bullismo

Un brano elettro-pop che tratta un tema contemporaneo e scottante. L’artista ha messo in musica un’esperienza che l’ha segnata molto

È uscito il 4 maggio “Haters”, il quarto singolo dell’artista pugliese Maky Ferrari. Un brano elettro-pop che tratta un tema, come il bullismo, contemporaneo e scottante, una piaga sociale che sempre più spesso balza agli onori della cronaca e che lascia cicatrici indelebili nelle sue vittime. L’artista ha messo in musica un’esperienza che l’ha segnata molto e che continua a non essere presa nella giusta considerazione. “Haters” è stata scritta per tutte quelle giovani donne che si trovano o si sono trovate nella stessa situazione dell’artista. 

“Haters” è il sassolino nella scarpa che Maky non vedeva l’ora di togliersi: un brano dal sound leggero e pieno di energia. L’artista prende il meglio del pop moderno e dell’elettronica anni Ottanta e crea qualcosa di nuovo, originale che fa ballare e riflettere. Un pezzo autobiografico nel quale Maky Ferrari racconta se stessa, l’esperienza che ha vissuto, un tratto buio che tuttavia restituisce la forza per farcela, per rialzarsi e riscattarsi. Perché anche l’odio può diventare energia, la molla che fa scattare la capacità di rispondere ai drammi, di vedere alcuni gesti con più disincanto e trattarli come meritano, di non spezzarsi e di contrapporre sempre la bellezza degli abbracci. 

E allora, nonostante il dolore e le difficoltà, l’artista ha creato un brano che è un inno all’amore, il vero antidoto contro ogni forma di prepotenza e di oppressione fisica e psicologica. “Ho una rabbia che giuro ti abbraccerei, sì hai capito bene: l’odio non mi appartiene”, questo il ritornello con cui Maky esprime ciò che sente. Altrettanto d’impatto è il continuo “Spari lettere su un bersaglio immobile che non può reagire, che gusto c’è alla fine?”. Malgrado il peso sociale del problema, la cantante lo affronta con estrema delicatezza. Ed ecco che la rabbia si trasforma in compassione per le persone che mettono in mostra la propria forza e il proprio esibizionismo contro i più deboli o impreparati a difendersi.

“Vorrei che attraverso questa canzone - ha detto Maky Ferrari presentando il suo nuovo brano - altre bambine, ragazze, donne imparino a fregarsene ed essere forti e determinate come lo sono io adesso. Troppe volte ci limitiamo e ci preoccupiamo di ciò che gli altri pensano e dicono di noi. Il cyberbullismo, il bodyshaming, il cat calling sono tutti fenomeni che stanno facendo grossi danni all’autostima, soprattutto delle più giovani. Spesso addirittura cambiamo il nostro aspetto fisico sui social, ci trasformiamo per assomigliare all’idea che gli altri hanno di noi, senza capire che noi siamo l’unica persona alla quale dare importanza. Ma se poseremo la testa sul cuscino e non avremo rimorsi o rimpianti o se potremo guardarci negli occhi allo specchio o camminare in giro a testa alta, allora avremo vinto”.

Maria Chiara Ferrari, in arte Maky Ferrari, nasce il 10 gennaio 1988. A soli 5 anni inizia a studiare pianoforte classico e danza classica, hip hop e jazz. È il suo papà, Carmelino Ferrari, che le fa muovere i primi passi da cantante. Dopo il diploma, nel 2007, la sua carriera musicale prende il via. Dal 2008 al 2011 il triennio sperimentale in canto jazz, solfeggio e pianoforte complementare a con il maestro e musicista Mario Rosini, nel 2016 la laurea in canto Jazz con il massimo dei voti e lode. Sono diverse le collaborazioni che l’artista ha avviato dal 2008, quelle con Giovanni Imparato, Après La Classe, Roy Paci, Franco Simone, Jean Michel Byron, Aida Cooper, Ricky Portera, Iskra Menarini, Nello Daniele e Audio 2 sono solo alcuni esempi. O la partecipazione come corista ad alcuni album di Al Bano, come quello realizzato con l’artista greco Giannis Ploutarxos. E ancora la partecipazione in diverse orchestre e programmi televisivi come Premio Barocco, Oscar Tv - Premio Regia Televisiva. Nel 2009 riceve il premio speciale “Presenza Scenica” con il brano “La mia inquietudine” nell’ambito del Premio Mia Martini, cui fa seguito l’esibizione ne “I Raccomandati” al fianco di Aleandro Baldi e Francesca Alotta. Nel 2010 è semifinalista al Festival di Castrocaro. Nel 2013 e 2014 apre come solista le edizioni del Premio Barocco e intanto si dedica anche all’insegnamento della musica e agli eventi. Nel 2019 rimescola le carte e pubblica i suoi primi singoli da solista: “Ossessione” (prod. Dj Dose Funk e Puni) e “Il passo giusto” (prod. Dj Dose Funk). Nel 2020 esce “Latte e biscotti”, prodotto da Diego Calvetti (Musica è Recording) e nel 2021 il nuovo singolo “Haters” (Il Suono del Successo) di cui è coautrice.
 

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