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Venerdì, 26 Aprile 2024
Ambiente

Rifiuti speciali nel camion Monteco all'insaputa dell'azienda. L'ombra di un traffico

BRINDISI – Colpo di scena nelle attività di controllo che il Noe dei carabinieri sta conducendo nei parchi di stoccaggio di rifiuti speciali a Brindisi. Nel pomeriggio di ieri i militari hanno sorpreso un automezzo della società Monteco Srl, che gestisce il servizio di igiene urbana nel capoluogo, mentre caricava plastiche metalli e altro materiale all’interno del deposito di Cosimo Scialpi, sulla ex statale per S.Pietro Vernotico. Il camion è stato sequestrato limitatamente al cassone amovibile, l’autista del mezzo, Scialpi e un suo socio denunciati per violazioni delle normative in materia e per reati ambientali.

BRINDISI – Colpo di scena nelle attività di controllo che il Noe dei carabinieri sta conducendo nei parchi di stoccaggio di rifiuti speciali a Brindisi. Nel pomeriggio di ieri i militari hanno sorpreso un automezzo della società Monteco Srl, che gestisce il servizio di igiene urbana nel capoluogo, mentre caricava plastiche metalli e altro materiale all’interno del deposito di Cosimo Scialpi, sulla ex statale per S.Pietro Vernotico. Il camion è stato sequestrato limitatamente al cassone amovibile, l’autista del mezzo, Scialpi e un suo socio denunciati per violazioni delle normative in materia e per reati ambientali. Sotto sequestro anche la parte del parco di stoccaggio dove erano stati prelevati i rifiuti, e dove ne erano rimasti circa 20 metri cubi. Il sospetto dei militari del Noe di Lecce è che i rifiuti speciali sarebbero finiti nella discarica del Comune di Brindisi, riservata esclusivamente ai rifiuti solidi urbani, ovviamente a spese del Comune e non certo di Scialpi.

Monteco era assolutamente all’oscuro dell’operazione, e molto probabilmente – oltre alle prevedibili procedure di licenziamento nei confronti del dipendente colto in flagrante dai carabinieri del Noe – avvierà una indagine interna per accertare se l’episodio fosse casuale, o se invece dietro la copertura dei carichi di rifiuti solidi urbani non si celasse un vero e proprio traffico di rifiuti speciali. Ed è la stessa cosa che ora cercheranno di stabilire anche gli investigatori del Noe e la procura di Brindisi, alla quale i militari stanno inoltrando una dettagliata relazione sull’accaduto.

Proprio nei giorni scorsi sempre il Noe aveva sottoposto a sequestro un altro deposito di rifiuti speciali, quello dell’Adriatica Maceri dei fratelli Cannone, cui nel 2008 la Provincia aveva revocato l’autorizzazione in seguito ad un sopralluogo del presidente Michele Errico, avvenuto dopo un incendio disastroso che aveva mandato un fimo tonnellate di plastiche. Il Noe ha trovato in Adriatica Maceri ben 300 metri cubi di imballaggi in plastica. Ieri mattina il controllo nel deposito di Cosimo Scialpi, il quale pare che una decina di giorni fa avesse ricevuto dalla Provincia una fitta serie di prescrizioni per la gestione dell’attività.

Il Noe stava appunto cominciando a verificare se il conduttore del parco di stoccaggio si fosse adeguato alle indicazioni ricevute dal Settore ecologia dell’amministrazione provinciale. In una pausa dei controlli, e malgrado ciò, Scialpi avrebbe tentato ugualmente di gare partire un carico illegale per la discarica dei rifiuti solidi urbani. Ma è stato colto in flagrante. I carabinieri hanno potuto anche, in base alla tipologia dei rifiuti speciali caricati nel “ragno” della Monteco (va ribadito, all’insaputa dell’azienda), localizzare la parte del deposito da dove erano stati prelevati, e quindi sottoporla a sequestro assieme al camion. Sin qui le notizie sommarie sull’operazione condotta nel pomeriggio di ieri.

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