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A Torino ben schierata da Vitucci e determinante anche la difesa

Sul podio non solo Moore e Mesicek, ma tutta la squadra. Resta aperto il discorso della panchina corta

BRINDISI - Salgono  in due sul podio del vincitore dell’Happy Casa Brindisi che conquista al PalaRuffini di Torino la terza vittoria nelle ultime quattro partite di campionato. Blaz Mesicek e Nic Moore hanno fatto spettacolo a parte dividendosi la scena nei due tempi di gara.

Nel primo tempo Blaz Mesicek è apparso incontenibile in attacco  tenendo in soggezione la difesa di Torino che ha cercato di frenare in ogni modo le penetrazioni del giovane sloveno senza mai riuscirci e quando lo hanno fermato con i falli (ben 7 quelli subiti!) si è presentato in lunetta mettendo a segno 8 tiri liberi sui 10 tirati.

In alternativa Mesicek ha mostrato anche le sue capacità infilando 2 tiri da tre punti su tre tentativi effettuati, rendendo così ancor più complicato il compito della difesa attuata da coach Recalcati nel tentativo di limitarlo. In quel primo tempo anche Nic Moore è rimasto come a guardare la strepitosa prestazione di Mesicek, scomparendo di fatto dal contesto della partita tanto da costringere coach Vitucci a richiamarlo in panchina per molti minuti, affidando la regia della squadra al più concreto ed ordinato Marco Giuri.

Moore, croce e delizia

Nic Moore, evidentemente, pensava di  riservarsi  un ruolo di protagonista assoluto nella seconda parte della gara e di dare la sua impronta decisiva alla seconda vittoria in trasferta dell’Happy Casa Brindisi. E così al rientro in campo, dopo l’intervallo, Moore ha voluto guidare la squadra in un clamoroso  recupero (40-33 alla fine del secondo tempo) rendendosi protagonista del parziale di 19  a 0 che ha messo in ginocchio Torino alla fine del terzo tempo (13-30!), stordendo la squadra di coach Recalcati con 26 punti messi a segno, risultato  di 6 triple realizzate su 8  tentativi, di un 6/7 nei liberi ed un canestro da 2 punti.

 La prestazione di Torino ha confermato che è proprio lui, Nic Moore, l’autentica “croce e delizia” di coach Vitucci e della tifoseria, a riprova che il futuro di Happy Casa è legato alla capacità che avrà il giocatore di trovare una giusta continuità di rendimento che consenta alla quadra di non avere grosse difficoltà a raggiungere la quota salvezza, obiettivo principale per questa stagione agonistica.

E sul podio con i due protagonisti sale anche la squadra, con il suo carattere e la sua straordinaria difesa, messa giustamente nella dovuta valutazione da coach Vitucci. Nel dopo partita di Torino l’allenatore brindisino ha elogiato Blaz Mesicek e ancor di più  Nic Moore per la sua incredibile prestazione da trascinatore in attacco, ma ha tenuto a sottolineare quello che per lui  è stato il dato più importante della partita. L’Happy Casa Brindisi, cioè, è riuscita a tenere ferma a 68 punti  una squadra di grande talento  come  Torino che in casa non aveva mai raggiunto questo limite negativo e, soprattutto, che fino a domenica scorsa viaggiava in attacco con una media di poco più di  88 punti partita.

Contro la difesa brindisina niente da fare per la Fiat

Un vero e proprio elogio alla difesa, quello fatto da coach Vitucci e, d’altra parte , rientra nelle elementari conoscenze di basket valutare un break di 19 a 0 come quello realizzato da Happy Casa nel terzo tempo di gioco,  rendendo merito all’attacco per i 19 punti realizzati ma elogiando anche la difesa per aver saputo tenere a freno  una delle migliori formazioni del campionato, limitando il passivo del tempo a soli 13 punti.

E della difesa di squadra fanno sicuramente parte tutti i giocatori, anche quelli meno appariscenti  le cui prestazioni non si leggono solamente nelle cifre dello score individuali, e sono i giocatori che sprecano energie  nei raddoppi delle marcature, nel seguire i tagli sotto canestro ed intercettare le line di passaggio come Marco Cardillo, Daniele Donzelli e Marco Giuri ritornato in campo  con un minutaggio importante e fattosi apprezzare nel dirigere ed organizzare saggiamente la difesa nella propria metà campo.

Anche a Torino l’Happy Casa Brindisi ha avuto in Donta Smith e Cady Lalanne (impiegati campo rispettivamente per 36 e 31 di minuti) due giocatori determinanti che coach Vitucci è stato costretto a tenere in partita con un minutaggio fin troppo alto per non determinare comprensibili cali di rendimento e pause di gioco, non avendo ritenuto di utilizzare più  Obinna Oleka e non disponendo di cambi utili per concedere  normali rotazioni.

Anche Scott Suggs ha portato il suo buon contributo al risultato finale di Torino realizzando 11 punti, con 4/7 nel tiro da 2 punti  ed un tiro da 3 punti, mentre Milenko Tepic è stato utilizzato poco da coach Vitucci perché è giunto a Torino in non perfette condizioni fisiche.

Ora concentrati sullo spareggio con Pistoia

Per il prossimo impegno casalingo nella partita-spareggio contro The Flexx Pistoia (si giocherà domenica 28 gennaio alle ore 19 al PalaPentassuglia) coach Vitucci dovrà recuperare al meglio della condizione fisica e di forma  Milenko Tepic che ha ormai assunto un ruolo determinante nel gioco di squadra che ha portato ad una svolta risolutiva per il conseguimento degli ultimi risultati realizzati.

Contro Pistoia l’Happy Casa si ritroverà di fronte l’ex  giocatore brindisino  Yakhouba Diawara che lo scorso campionato alla fine della partita persa  dalla New Basket Brindisi al PalaMaggiò di Caserta, si rese protagonista di una inspiegabile quanto plateale provocazione nei confronti della tifoseria brindisina presente in gran numero.

Sarà necessario da parte della tifoseria brindisina non cedere a provocazioni e tenere un comportamento più corretto del solito nei confronti della terna arbitrale e dello stesso giocatore Diawara, per evitare di incorrere in nuove sanzioni da parte del giudice sportivo perché una eventuale squalifica del campo non potrebbe più essere  convertita in multa ma comporterebbe l’obbligo di giocare in campo neutro.

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