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Città dello Sport 2014, scelta Rapallo

BRINDISI - Sarà Rapallo la Città europea dello Sport 2014. La notizia è stata data oggi dai mezzi di informazione liguri e mercoledì 7 novembre a Bruxelles, nella sede del Parlamento Europeo, il sindaco del comune del Tigullio, Giorgio Costa riceverà "l'investitura” ufficiale. Brindisi dunque resta a bocca asciutta. Peccato, perché sarebbe stata una grande occasione per mettersi in vetrina e per incassare un bel po' di soldi che sarebbero serviti a rimettere a nuovo gli impianti sportivi esistenti e a costruirne di nuovi. Nell'incontro avuto nei giorni scorsi con gli abitanti del quartiere Perrino, il sindaco Mimmo Consales aveva parlato infatti “di un'opportunità da circa 20 milioni di euro”.

BRINDISI - Sarà Rapallo la Città europea dello Sport 2014. La notizia è stata data oggi dai mezzi di informazione liguri e mercoledì 7 novembre a Bruxelles, nella sede del Parlamento Europeo, il sindaco del comune del Tigullio, Giorgio Costa riceverà "l'investitura” ufficiale. Brindisi dunque resta a bocca asciutta. Peccato, perché sarebbe stata una grande occasione per mettersi in vetrina e per incassare un bel po' di soldi che sarebbero serviti a rimettere a nuovo gli impianti sportivi esistenti e a costruirne di nuovi. Nell'incontro avuto nei giorni scorsi con gli abitanti del quartiere Perrino, il sindaco Mimmo Consales aveva parlato infatti “di un'opportunità da circa 20 milioni di euro”.

Ma la Commissione europea di valutazione Aces Europe che, capeggiata dal suo presidente Gianfranco Lupattelli, ad ottobre è stata in visita nella nostra città proprio per valutare, conoscere e vedere in azione le numerose realtà sportive del territorio, ha deciso per Rapallo. Quali sono stati i fattori determinanti alla base della scelta? A giudicare da certe prese di posizione che si possono leggere sul sito web Genova24.it, afare da discriminante non è stato di certo l'ottimo stato dell'impiantistica sportiva: «Il paradosso di Rapallo città dello sport non ha eguali in tutta Italia. Rapallo, una città con strutture sportive inadeguate a tal punto che è costretta a noleggiare la palestra della casa della gioventù all’amministrazione parrocchiale per quasi 100.000 euro l’anno altrimenti non si potrebbe nemmeno iniziare l’anno sportivo, una città dove le molte società sportive non avranno mai la possibilità di crescere e quelle che osano farlo, devono emigrare altrove. Che faranno vedere agli ispettori europei che dovranno designare la candidata Rapallo come città europea dello sport? I container sedi delle società calcistiche? I bagni delle scuole Marconi? I parcheggi gratuiti inesistenti a disposizione della casa della gioventù? Il parcheggio nato sulla pista di atletica leggera? Il campo da calcio del Poggiolino?». Sono parole di Andrea Carannante (Pcl Tigullio).

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