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Corsa play off: Santi Puglisi la vede così

BRINDISI - Chi meglio di un vero “santone” del basket nazionale può valutare e prevedere il percorso finale di campionato dell’Enel Brindisi. Giocatore, preparatore, allenatore, generale manager, personaggio da “una vita per il basket” con un pedigree che ha pochi uguali.

BRINDISI - Chi meglio di un vero “santone” del basket nazionale può valutare e prevedere il percorso finale di campionato dell’Enel Brindisi. Giocatore, preparatore, allenatore, generale manager, personaggio da “una vita per il basket” con un pedigree che ha pochi uguali ed una lunga lista di conoscenze, di amici, di ammiratori e di tifosi che fanno di Santi Puglisi un personalità autentica nel mondo del basket nazionale. Anche dopo aver lasciato l’incarico di Brindisi ed aver dichiarato l’abbandono dell’attività, il più appassionato e competente “pensionato” del basket italiano è stato raggiunto da un altro prestigioso riconoscimento con l’ammissione nell’Italian Hall of Fame in qualità di vice di Sandro Gamba per aver vinto la medaglia d’oro agli Europei del 1983.

In realtà, come era facile prevedere, Santi Puglisi non si è mai staccato dal mondo del basket e continua a seguire con la passione di sempre tutti i campionati, aggiornando continuamente le sue conoscenze. Cinque anni della sua lunghissima carriera trascorsi a Brindisi lo hanno certamente legato alla squadra, alla città, alla società ed ai tifosi e per questo ritrovi Santi Puglisi a seguire la squadra di coach Piero Bucchi da lontano ed appena possibile lo rivedi nelle trasferte accanto amici brindisini ed agli “Arroster”, a tifare Enel Brindisi. “A Brindisi ho trascorso 5 anni molto intensi, abbiamo conseguito successi importanti, e mi sono trovato molto bene in una città accogliente e con una tifoseria che ha pochi uguali in Italia “, ha detto Santi Puglisi “Seguo tutto il basket in generale ed in particolare l’Enel Brindisi e sono veramente contento del superlativo campionato che sta disputando.”

La sconfitta di Enel Brindisi a Cantù può frenare la corsa della squadra ad uno dei primi posti della griglia play off?

“Certamente no. Ho visto la squadra in televisione nel confronto con Cantù e devo dire che quella partita non può far testo perché senza Dyson, Todic e Formenti non si poteva fare molto di più se non dimostrare ancora una volta il lato forte della squadra e cioè la determinazione ed il carattere e la voglia di non mollare mai. Sono particolarmente contento delle prestazioni di Andrea Zerini e sono certo che continuerà a migliorare ed offrire un rendimento costante anche nel finale di campionato. Non bisogna esasperare, però, la corsa ai primi posti della classifica per avere privilegi nella disputa dei play off. Le statistiche dimostrano che è quasi un classico che si perda la prima partita in casa. E poi vorrei ricordare che la Scavolini Pesaro di Valerio Bianchini vinse lo scudetto nel 1988 partendo dalla quinta posizione nei play off, proprio perché a fine campionato si azzera tutto ed ogni partita diventa una nuova battaglia con risvolti spesso inaspettati”

Quanto potranno influire sul finale di campionato i risultati delle ultime partite in calendario?

“Enel Brindisi non ha di certo un calendario favorevole dovendo giocare quattro partite in trasferta, fra cui anche a Siena e Sassari. A mio avviso la squadra di coach Bucchi dovrà vincere tutte le partite in casa e fare il pieno almeno in una gara in trasferta, magari in uno scontro diretto come ad esempio a Sassari dove la squadra di Meo Sacchetti gioca da all star ma difende poco. Ma a Brindisi c’è l’entusiasmo giusto di una tifoseria impagabile, una società che sostiene la squadra nel migliore dei modi ed uno staff tecnico che ha confermato doti di grande professionalità ottenendo risultati straordinari ed impensabili all’inizio del campionato. Ci sono tutti i presupposti per un grande finale della squadra brindisina”

L’Enel Brindisi che guarda ai play off sta pensando anche al prossimo futuro. Tratta con coach Bucchi il rinnovo del contratto e spera di trovare sul mercato europeo un nuovo Gibson per i play off.

“So che Piero Bucchi è innamorato della città di Brindisi, si trova molto bene, è amico del presidente Marino e molto stimato da tutti gli altri soci ed è ben visto dalla tifoseria. Dove lo trovi un posto così! Per lui sarà certamente una scelta di vita anche perché almeno in Italia non ha più nulla da dimostrare visto i prestigiosi risultati ottenuti in tanti anni di carriera, non ultimi gli straordinari successi con Enel Brindisi. Se la società ha intenzione di ritornare sul mercato certamente aspetterà la conclusione delle competizioni e dei campionati europei per scegliere il giocatore migliore. Sicuramente Giuliani è molto bravo ed avrà la sua lista di preferenze da valutare con coach Bucchi in base al ruolo da coprire e magari spero che trovino un nuovo Gibson, che vincolammo a fine campionato e per i play off con 25 mila dollari, ed il suo inserimento in squadra risultò decisivo. Sarebbe per la squadra la ciliegina sulla torta e consentirebbe a Bucchi di avere una Enel Brindisi ancora più competitiva per i play off”.

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