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E adesso un "miracolo col Milano"

BRINDISI - E’ entrata in punta di piedi, quasi con timore reverenziale, in quell’autentico tempio del grande basket che è l’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, casa di quella Virtus Bologna che ha scritto pagine esaltanti della storia della pallacanestro in Italia ed all’estero. L’Enel Basket Brindisi ne è uscita con una vittoria prestigiosa e con il piglio della grande squadra capace di superare la fase critica, che sprofonda fino a - 16 per chiudere la partita a + 13 (88-75) con un esaltante impresa che le attribuisce un ruolo da protagonista del campionato.

BRINDISI - E’ entrata in punta di piedi, quasi con timore reverenziale,  in quell’autentico tempio del grande basket che è l’Unipol Arena  di Casalecchio di Reno, casa di quella Virtus Bologna che ha scritto pagine esaltanti della storia della pallacanestro in Italia ed all’estero. L’Enel Basket Brindisi ne è uscita con una vittoria prestigiosa e con il piglio della grande squadra capace di superare la fase critica, che sprofonda fino a - 16 per chiudere la partita a + 13 (88-75) con un esaltante impresa che le attribuisce un ruolo da protagonista del campionato.

Impresa che le assicura anche la presenza nella élite delle otto formazioni che si disputeranno la Final Eight di Coppa Italia nel salotto buono del Mediolanum Forum di Milano in programma dal 7 al 10 febbraio, con Varese, Sassari, Siena, Cantù, Roma ed un’altra fra Milano, Caserta e Reggio Emilia che designerà la prossima ed ultima giornata del girone di andata. Il basket brindisino non aveva mai raggiunto risultati ed obiettivi di così grande rilievo in tutto il suo passato, pure importante e prestigioso,ricco di personaggi e di avvenimenti che trovano spazio nella storia del basket nazionale.

E’ anche un record rilevante l’aver praticamente  chiuso, dall’alto degli attuali 16 punti in classifica, il discorso legato alla permanenza in Lega A, primo obiettivo che la società brindisina aveva programmato, quando manca ancora una partita alla fine del girone di andata. L’Enel Brindisi ha impiegato due tempi per prendere coscienza dell’evento, giusto un periodo durante il quale Bologna ha infilato alla difesa brindisina 30 punti in dieci minuti, lasciando ampia facoltà al tiro facile e preciso dei “virtussini” con l’inarrestabile Hasbrouck, che hanno approfittato con cinico opportunismo dello stato emotivo dei ragazzi di coach Bucchi.

Nel siparietto in sala vip della Virtus con  Piero Pasini, coach storico ed amato del basket brindisino che ha legato il suo nome alla promozione dalla serie B alla serie A, ed il “mitico” Dan Peterson, si concordava sulla inopportunità di programmare le partite alle ore 12, cioè in orari  sconvenienti ed incompatibili con l’approccio fisico e mentale dei singoli giocatori e della squadra. “Impossibile per una squadra giocare bene di mattina. In particolar modo nei primi minuti di gara i giocatori stentano a trovare  il ritmo, l’energia ed il dinamismo  giusti, anche se si allenano per tutta la settimana negli stessi orari della partita”, ha sentenziato Dan Peterson, il “coach dei coach”, con piena condivisione di Piero Pasini che già in tribuna durante la partita aveva espresso la stessa opinione, probabilmente anche per giustificare il disastroso inizio dell’Enel Brindisi, squadra della città che ha ancora nel suo cuore.

Proprio in questa prima delicata fase dell’incontro l’Enel Brindisi ha costruito, invece, la sua esaltante vittoria perché ha avuto la capacità straordinaria di restare in partita, di non arrendersi e di continuare a credere nella svolta che sarebbe poi arrivata, nonostante il pauroso 30-17. E la svolta c’è stata quando coach Bucchi ha deciso di dare uno scossone alla quadra affidando a Ndoja la più efficace infiltrazione di  grinta determinazione e coraggio che il “capitano”ha trasmesso a tutti compagni, mettendo poi  il bavaglio ai bolognesi schierando una zona “piccola-piccola” ma efficacissima che ha mandato in tilt Poeta, Hasbrouck e compagni, quelli che fino ad allora avevano tirato con il 67% di realizzazione, incapaci di attaccare la zona dei brindisini.

E poi la partita è stata un crescendo dell’Enel Brindisi che con il passare dei minuti ha acquisito  la giusta consapevolezza di poter vincere l’incontro grazie alla presenza costante di due leader in campo come Klaudio Ndoja, che ha dato equilibrio ad una difesa che prima era parsa in grave difficoltà, e Jeff Viggiano che ha smorzato ogni tentativo di ripresa della Virtus realizzando canestri decisivi nei momenti più opportuni. Da “presunto - brocco” a campione autentico e leader della squadra e nuovo idolo dei tifosi, Jeff Viggiano è cresciuto prepotentemente nel corso delle ultime partite giocando bene in difesa ed in attacco,  dando ragione a chi aveva espresso fiducia nei suoi confronti ed al coach che ha creduto fermamente nelle sue capacità, dimostrandosi meritevole di riprendersi con pieno merito la maglia della Nazionale italiana.

Sono stati loro, Jeff Viggiano e Klaudio Ndoja, a tenere in piedi la squadra nei minuti più delicati della partita e stimolarla in tempo giusto per operare una clamorosa rimonta e trascinarla alla vittoria, soprattutto quando, nella prima parte della gara, Reynolds e Gibson stentavano a trovare la giusta collocazione in campo. Gibson, in particolare, ha sofferto la difesa su Hasbrouck, non a caso il miglior realizzatore della serata con 26 punti messi a segno, caricandosi di falli tanto da costringere coach Bucchi a richiamarlo spesso in panchina ed a limitarne a  soli 23 minuti la presenza in campo (va bene la difesa, coach, ma perché imbavagliare e sacrificare un talento come Gibson ad una marcatura così rigida e inadeguata e privarsi delle sue invenzioni?).

Ma la trionfale mattinata di Casalecchio sarà ricordata anche perché finalmente l’Enel Brindisi ha sfatato  e demolito la maledizione del  “quarto quarto” che aveva segnato finora le peggiori prestazioni della squadra di coach Bucchi. E lo ha fatto in crescendo, prima ammortizzando lo svantaggio che ha raggiunto quota  - 16, poi chiudendo il terzo quarto alla parti (61-61) e piazzando un fantastico finale di 27 a 14 proprio nell’ex maledetto quarto quarto. Grande Virtus Bologna, ha strappato l’esclusiva all’Enel Brindisi. Con tanti ringraziamenti da parte della tifoseria brindisina e soprattutto da parte di Santi Puglisi che, notoriamente di “sangue Fortitudo”, ha consumato con la sua squadra una esaltante e cinica vendetta sportiva per la sconfitta degli “odiati” virtussini.

Domenica prossima (si gioca alle ore 20  con partita trasmessa in tv su Rai Sport 1) potrebbe essere il turno di coach Piero Bucchi a completare il personale riscatto contro la sua ex Armani Jeans Milano, anche se  è una rivincita indirettamente compiuta perché con la sua semplice “matricola” Brindisi è già in vantaggio di due punti  in classifica sulla potente “corazzata” di Giorgio Armani. Altro che  miracolo a Milano.

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