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Musacco ipnotizza l'attacco del Brindisi

BRINDISI - Iniziando dalla fine, si può dire che è stata la partita delle occasioni perdute… per il Brindisi; tanti tiri fuori bersaglio e tante parate dell’estremo difensore barese Musacco, risultato a fine partita, terminata sul risultato di uno a uno, il migliore dei 22 in campo. Ma andiamo con ordine, con rinnovato entusiasmo e vigore, il “Clan Città di Brindisi” si appresta ad affrontare, in questa prima di ritorno, il “Fortis Trani”.

BRINDISI - Iniziando dalla fine, si può dire che è stata la partita delle occasioni perdute… per il Brindisi; tanti tiri fuori bersaglio e tante parate dell’estremo difensore barese Musacco, risultato a fine partita, terminata sul risultato di uno a uno, il migliore dei 22 in campo. Ma andiamo con ordine, con rinnovato entusiasmo e vigore, il “Clan Città di Brindisi” si appresta ad affrontare, in questa prima di ritorno, il “Fortis Trani”.

Si potrebbe dire che dopo le polemiche, le delusioni e le contestazioni, pare proprio che la campagna acquisti di riparazione condotta dal direttore sportivo De Solda abbia pacificato tutti, anche se gli “ultras”, per altri motivi sono rimasti silenziosi sugli spalti della “Curva Sud”. Tanti gli arrivi di titolati giocatori di provata esperienza e di giovani di belle speranze vogliosi di ben figurare, per mettersi in luce nel “pianeta calcio”.

Si tratta di un Brindisi che, pur se sembra retorico il dirlo, comincia oggi il suo vero campionato bisognoso di continuità di risultati, anche se è obbligatorio rimanere con i piedi per terra, come va predicando mister Enzo Maiuri.  Dal suo canto, anche il Trani, allenato, da Franco Dellisanti, vecchia conoscenza degli sportivi adriatici,  nel mercato supplementare, ha messo a segno dei buoni colpi, tuttavia da cronisti col cuore bianco-azzurro, auspichiamo che ad esplodere al Franco Fanuzzi siano i colpi brindisini.

A dirigere il delicato incontro, è stato mandato il signor Serra della lontana sezione di Torino. Nella formazione titolare il mister del Brindisi fa scendere ben 6 elementi nuovi rispetto all’ultima partita vista in casa contro la Casertana, precisamente: Centanni, Masullo, Miale, Zaminga, Corvino e Chianese mentre Morello è seduto in panchina, con gli altri compagni, pronto per un eventuale utilizzo. Il calcio d’inizio è affidato al Trani e già dalle prime avvisaglie si deduce che sarà partita vera, difatti al 4’ un colpo di testa di Galetti, su passaggio di Miale, trova pronto il portiere Musacco alla parata.

La partita è vivace e al 10’ Mignogna, che si muove a tutto campo, trova l’opposizione di Musacco. Dopo un ristagnare del gioco a centrocampo, al 23’ è Rosti che uscendo a valanga, sui piedi di un attaccante avversario evita il gol degli ospiti. Su capovolgimento di fronte, l’estremo ospite compie un miracolo su tiro sicuro di Guadalupi. Al 33’ si snoda una bella’azione corale del Città di Brindisi che qualitativamente si mostra superiore al Trani, ma purtroppo manca il gol.

Il calcio è materia imponderabile, cosi, quando nessuno se lo aspetta, ecco il Fortis Trani che su azione manovrata al limite dell’area, su distrazione della difesa locale, va in vantaggio con Guacci per lo zero a uno a favore dei tranesi. La reazione del Brindisi è ottima e dopo sei minuti, primo di recupero dei due concessi, l’intramontabile Galetti ristabilisce le distanze e si va al riposo col risultato di uno a uno.

Si riprende per i secondi 45 minuti e appena al 3’, Chianese da solo in area ospite viene ostacolato irregolarmente da Rizzo: espulsione del giocatore barese e rigore a favore del Brindisi, sul dischetto degli undici metri si presenta Mignogna, ma il suo tiro centrale è parato in due tempi dal solito Musacco. All’11’ Centanni segna il 2 a 1 per i brindisini, un bel gol in mischia, l’arbitro con un fischio in ritardo, nega la rete del vantaggio dei giocatori con la “V” sul petto, senza che Mauri, la panchina del Brindisi e gli spettatori possano comprendere il motivo di tale decisione, in quanto il gol era apparso regolarissimo.

Ora c’è un forcing forsennato del Brindisi, ma il Trani, squadra di categoria, si difende con tutto l’organico a disposizione e fino al termine opererà soltanto un tiro in porta; al contrario, il Città di Brindisi costruisce sì, ma poco produttivamente: al 15’ Corvino, al 18’ Mignogna, al 23’ Guadalupi, al 29’ ancora Guadalupi e al 31’ Corvino si lasciano ipnotizzare da Francesco Musacco, ottimo portiere del Fortis Trani.

Dopo le alchimie dei cambi operati sia da Mauri, quanto da Dellisanti, l’arbitro torinese Serra, per la verità non sempre impeccabile, al 95’ trilla tre volte, per la fine delle ostilità: Brindisi 1 – Fortis Trani 1. Il Brindisi ha fatto vedere alcune buone cose, ora il mister deve oliare certi ingranaggi, per far procedere il Brindisi nel miglior modo possibile: più intesa, più cinismo, più cattiveria sportiva. Il banco di prova, che evidentemente non è stato questo di Trani, sarà costituito ora da Sarnese e Ischia, rispettivamente: fuori casa e al “Fanuzzi”, il Brindisi ha le carte in regola per poter dire la sua e scalare ancora le vette della classifica.

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