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Nuovo palaeventi da 5-6mila spettatori: pubblicato l'avviso pubblico

Il Comune di Brindisi cerca un soggetto promotore per la realizzazione e gestione dell'impianto, in contrada Masseriola. Priorità alle società sportive professionistiche di Brindisi

BRINDISI – E’ stato pubblicato sull’albo pretorio del Comune di Brindisi l’avviso pubblico finalizzato a individuare un soggetto promotore per la realizzazione e gestione del nuovo palazzetto dello sport che verrà realizzato in contrada Masseriola, accanto al vecchio PalaPentassuglia. Il documento, a firma del dirigente Fabio Lacinio, è il secondo (importante) step di un iter burocratico partito ufficialmente lo scorso 14 giugno, con la stipula della convenzione fra il Comune di Brindisi e la Regione Puglia, al culmine di un'attività di "tessitura" svolta dall'assessore allo Sport, Oreste Pinto (foto a destra). 

L’impianto, orientativamente, dovrà avere una capienza oscillante fra i 5mila e i 6mila spettatori. L’area in cui sorgerà la struttura, Oreste Pinto-3individuata nella proposta di piano particolareggiato già adottato con la delibera del consiglio comunale n- 60(2011, il cui iter appropriativo in variante al piango regolatore generale non si è ancora concluso, dovrà essere sottoposta a procedura espropriativa. Le proposte dovranno essere presentate entro le ore 13 del prossimo 26 luglio. 

I contenuti della proposta

Obiettivo dell’avviso pubblico è quello di “procedere all’acquisizione di una proposta di partenariato pubblico-privato e con diritto di prelazione in favore del promotore in caso di dichiarazione di pubblico interesse della conseguente proposta, relativa a una procedura di concessione ad iniziativa privata, anche mediante finanza di progetto”. Gli unici costi di cui dovrà farsi carico il Comune, oltre naturalmente a quelli di espropriazione dei terreni, sono quelli per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria, “compatibilmente con le disponibilità di bilancio”.

Nella proposta dovranno essere indicate “le modalità e le condizioni della definizione del rapporto con le società sportive professionistiche cittadine attuali o future utilizzatrici dell'impianto e l’eventuale modalità di rapporto con soggetti potenzialmente interessati ad utilizzare la struttura per funzioni differenti da quella prettamente sportiva”. Tutto questo nel rispetto dell’ambiente, “garantendo alti livelli qualitativi anche in riferimento all'accessibilità, al trasporto pubblico e al contenimento del consumo del suolo”. 

Doppia conferenza dei servizi

Il progetto o i progetti di fattibilità presentati, una volta dichiarati di pubblico interesse dall’amministrazione comunale, saranno sottoposti al vaglio di una conferenza dei servizi preliminare, che dovrà tener conto di una serie di profili: innovatività e qualità architettonica e tecnico funzionale e di relazione nel contesto dell'opera nonché rispetto delle prescrizioni in materia della salute e della sicurezza; conformità alle norme ambientali, urbanistiche e di tutela paesaggistica; compatibilità geologica, idrogeologica; risparmio ed efficientamento energetico nella realizzazione e nella gestione; risparmio di suolo e incremento del verde pubblico;  rispetto di criteri progettuali di matrice ambientale e utilizzo di energie rinnovabili; rispetto di alti livelli qualitativi in riferimento all’accessibilità al trasporto pubblico e al contenimento del consumo del suolo; complessivo equilibrio economico-finanziario dell'operazione.

Rossi ed Emiliano firmano la convenzione

Successivamente, in caso di via libera dalla conferenza preliminare, il proponente dovrà presentare il progetto definitivo, che sarà sottoposto ad una conferenza di servizi decisoria, con la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti. Non solo. Oltre al progetto definitivo, la proposta dovrà contenere un piano economico-finanziario. Poi, sulla base della proposta presentata, l'amministrazione procederà all'indizione di una procedura ad evidenza pubblica per l'affidamento della concessione. Nel caso in cui non dovesse risultare aggiudicatario, il promotore “può esercitare il diritto di prelazione entro 15 giorni dalla proposta di aggiudicazione e divenire aggiudicatario, se dichiara di assumere la migliore offerta presentata”. 

“Qualora l’aggiudicatario sia diverso dal soggetto promotore, lo stesso è tenuto a subentrare nell’accordo o negli accordi stipulati con l’associazione/associazioni utilizzatrice/i in via prevalente l’impianto”.

Non solo basket

Il gestore dovrà garantire: “dispute di incontri di basket e di altre eventuali discipline sportive, con priorità a favore delle società professionistiche brindisine e delle associazioni con sede nel territorio del Comune di Brindisi”; “gare e manifestazioni sportive in genere, agonistiche e/o amatoriali”; “promozione e pratica di attività motoria generica e di sport”; “attività ricreative varie, spettacoli pubblici”; “individuazione di locali da concedere per altre attività”.

Chi potrà partecipare all'avviso pubblico

L’avviso pubblico è aperto a “società di persone e di capitale, le società o associazioni sportive affiliate alle federazioni sportive e discipline associate riconosciute dal Coni., gli rnti di promozione sportiva o società aderenti riconosciute dal Coni, le federazioni sportive nazionali e discipline associate riconosciute dal Coni”. 

I costi dell'opera

L’opera, stando alla convenzione siglata dal sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, e dal presidente della Regione, Michele Emiliano, prevede l’impegno di spesa di 10 milioni di euro, che saranno finanziati per il 45% dalla Regione Puglia, a fondo perduto a valere sui programmi turismo Pia, la cui percentuale però potrebbe essere aggiornata in virtù della capacità di fatturazione che avrà la società che si aggiudicherà l’appalto, e per la restante parte del 55% è prevista una copertura finanziaria per 80% da parte del Credito Sportivo con mutuo a tasso agevolato, ed infine per la somma residua con  intervento da parte dei privati per un importo che potrebbe aggirarsi intorno ai 2 milioni di euro.

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