“Contributo di costruzione e oneri di urbanizzazione da pagare”. No della società proprietaria della centrale Federico II che ricorre al Tar di Lecce: sarà contenzioso. Per l'Enel il Comune non ha diritti: "Opera autorizzata dal governo"
L'Enel deve mettersi subito in regola, il Comune di Brindisi non fa sconti per nessuno. Lo dice il sindaco Mimmo Consales alla luce degli esiti dell'ispezione condotta da una equipe di tecnici municipali nella centrale di Cerano, dopo l'annuncio di Enel del completamento del primo dei due carbonili e della conclusione dei test di funzionamento
Entra in esercizio la prima delle due cupole automatizzate per lo stoccaggio del carbone nella centrale di Cerano. Ne dà notizia Enel, e subito replica il sindaco di Brindisi dichiarando che il nuovo impianto non ha ancora ottenuto l'agibilità da parte del Comune
No, non era un talk-show, ma l'udienza del processo Enel in cui hanno iniziato a parlare i testimoni citati dalle difese. C'erano i plastici, però, proprio come nel salotto di Bruno Vespa. Due riproduzioni in scala rispettivamente del parco carbone e di un tratto del nastro trasportatore.
Le tecnologie e i materiali impiegati nella costruzione dei carbonili copertti della centrale Enel di Cerano al centro di uno dei corsi di formazione continua organizzati dall'Ordine degli ingegneri di Brindisi. Sabato 11 ottobre 2014 a partire dalle ore 9 presso la centrale “Federico II” , in collaborazione con Enel, si svolgerà un seminario gratuito sul tema
I lavori procedono spediti. Sono iniziati nel luglio del 2012 e saranno conclusi secondo tabella di marcia nel 2015. L'opera di ambientalizzazione più importante e imponente che Enel sta realizzando in Italia, la prima in Europa eseguita con metodologie di questo genere, è costata all'incirca 150 milioni di euro
BRINDISI – E’ arrivato l’amministratore delegato Fulvio Conti per dare simbolicamente il via ai lavori che costituiranno lo spartiacque tra ciò che è stata la centrale a carbone di Brindisi Cerano sino ad oggi, e quella che sarà dopo la costruzione dei due carbonili coperti a dome (cupola), completamente automatizzati, che dovranno risolvere uno dei problemi cruciali dell’impatto dell’attività produttiva della termoelettrica “Federico II” sul territorio circostante, la dispersione delle polveri da carbone, problema che è anche al centro di inizitiative della magistratura.
BRINDISI – E’ imminente la fase preliminare della cantierizzazione dei carbonili coperti nella centrale termoelettrica Enel a Cerano, mesi di lavoro, a partire dalla prossime settimane, per molte imprese brindisine sino all’entrata in funzione delle due “dome” completamente automatizzate. Ma Enel garantirà anche altro lavoro alle appaltatrici locali con la fermata straordinaria del gruppo 4 della centrale “Federico II”, per le opere di manutenzione e le trasformazioni che comporteranno gli interventi di ambientalizzazione.